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Ristori, Gualtieri: «Altre risorse per gli aiuti, in arrivo 1,4 miliardi in più»

Ristori, Gualtieri: «Altre risorse per gli aiuti, in arrivo 1,4 miliardi in più»

Altre risorse in arrivo per i ristori alle aziende. Al Consiglio dei ministri di venerdì, ha assicurato el ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri,

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Altre risorse in arrivo per i ristori alle aziende. Al Consiglio dei ministri di venerdì, ha assicurato el ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a Omnibus «metteremo altre risorse, circa 1,3-1,4 miliardi nel fondo che consente di finanziare i ristori in automatico alle Regioni che peggiorano di fascia». «Per poter usare un’altra parte di risorse dovuta a un andamento economico un po’ migliore delle previsioni – ha aggiunto il ministro – chiederemo al Parlamento l’autorizzazione a uno scostamento che ci darà alcuni miliardi aggiuntivi per rafforzare le misure di sostegno economico e accompagnare l’economia nella fine d’anno. A inizio nuovo anno – ha spiegato ancora il ministro – a seconda della situazione economica e sanitaria, faremo un ultimo scostamento per concludere questa fase di aiuti che saranno modulati proporzionalmente alla situazione dell’economia».

Recovery Plan, non ci saranno ritardi

«Il Recovery Plan lo vedrete entro i tempi stabiliti per elaborarlo. E’ un piano molto ambizioso e ampio, lo vogliamo fare bene», ha detto ancora Gualtieri a Omnibus, su La7. «Stiamo lavorando con grande intensità – ha proseguito – siamo nella fase di interlocuzione con la Commissione. Noi abbiamo presentato delle bozze di guideline senza numeri. Stiamo lavorando intensamente». A proposito della creazione a Palazzo Chigi di una squadra (task force) che gestirà gli aiuti europei, Gualtieri ha precisato: «Ci sarà una struttura di governance del piano come previsto dal piano stesso. Una struttura che serve non solo dal punto di vista politico ma anche da quello operativo perché queste risorse vanno messe a terra. Bisogna essere in grado di realizzarle perché l’Europa paga man mano che le tappe degli obiettivi previsti sono effettivamente conseguiti».
Secondo Gualtieri la «capacità di realizzazione» del Recovery Plan «è altrettanto importante che la capacità di progettazione». La task force, ha sottolineato, potrebbe essere operativa già a gennaio, «quando partirà il piano. Formalmente a febbraio, speriamo». A proposito infine dei veti contrari all’approvazione del Bilancio pluriennale dell’Ue e del Recovery Fund del gruppo di Visegrád Gualtieri ha chiarito: «Spero che nel Consiglio europeo di dicembre verrà superata questa irragionevole posizione di Orban e di altri Paesi».

Cancellazione debito non serve, spetta a noi ridurlo

«Sassoli ha fatto un ragionamento più ampio, ha detto molte cose condivisibili, alcune che dice anche Christine Lagarde, per esempio che il Recovery Fund dovrebbe essere reso permamente. Sul tema specifico» della cancellazione del debito, «ha invece ragione Lagarde, il Trattato la proibisce», ha detto ancora a Omnibus il ministro dell’Economia, a proposito dell’ipotesi della cancellazione del debito avanzata dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli. «Ma – ha continuato Gualtieri – grazie a Draghi e al modo in cui si è ampliata la cassetta degli attrezzi delle grandi banche centrali, non è neanche necessaria questa cosa: la Bce sostiene molto bene stabilità finanziaria, tiene bassi i tassi di interesse, compra molti titoli di Stato e si è anche impegnata a ricomprarli quando scadranno. Spetta a noi la riduzione del debito, che abbiamo la possibilità di realizzare non attraverso politiche durissime di austerità che blocchino la crescita ma con un mix di politiche che sostengano anche la crescita degli investimenti».

Fonte : www.corriere.it

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