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Istat. In 6,4 mln sperano in un lavoro

Istat. In 6,4 mln sperano in un lavoro

L'Istat, nell'ultima edizione dell'Annuario statistico 2017, fa il punto sul 2016 rilevando che in 6,4 milioni 'sperano' in un lavoro. Si tratta di un

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L’Istat, nell’ultima edizione dell’Annuario statistico 2017, fa il punto sul 2016 rilevando che in 6,4 milioni ‘sperano’ in un lavoro. Si tratta di un esercito, per quanto in calo del 3,5% rispetto all’anno prima. La cifra si ottiene “sommando le forze lavoro potenziali ai disoccupati”. Si riuniscono così quanti cercano attivamente un impiego a coloro che pur desiderando un’occupazione non risultano a caccia o non sono immediatamente disponibili. L’Istat parla in questo caso di un “bacino di individui potenzialmente interessati a lavorare”.

Dall’Annuario dell’Istat arriva la conferma che vivere nelle grandi città costa caro. “Le famiglie residenti nei comuni centro dell’area metropolitana spendono in media 2.899,21 euro”, ovvero “491 euro in più” a confronto con i comuni fino a 50 mila abitanti (2.407,82 euro). Insomma nel 2016 lo scarto, calcolato in esborso medio mensile, tra le famiglie dei centri urbani maggiori e quelle dei municipi medio-piccoli è di quasi 500 euro

L’Istat certifica che nel 2016 “tornano ai livelli pre-crisi”le spese per servizi ricettivi e di ristorazione (+4,8%, da 122,39 a 128,25 euro)”. Viene così recuperato il terreno perso negli ultimi cinque anni, riagganciando i valori del 2011. La discesa della spesa, ricorda infatti l’Istat, era iniziata nel 2012.

Secondo i dati dell’Istat In Italia  continua a crescere la disaffezione verso la cosa pubblica. Il crollo del voto (solo il 46 per cento degli elettori ai ballottaggi per le amministrative di giugno) si è accompagnato a un minore desiderio di informarsi su siti e giornali, guardare i talk show: il 24,5% non si informa mai di politica mentre 32,8% non ne parla mai

Secondo l’Annuario statistico italiano 2017 “Nel 2016 l’inquinamento dell’aria, i cambiamenti climatici, la produzione e lo smaltimento dei rifiuti si confermano i problemi ambientali che hanno suscitato maggiore preoccupazione negli italiani”. .

Secondo il report “traffico e difficoltà di parcheggio sono invece i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie con riguardo alla zona in cui risiedono”. “Siccità, alte temperature e perdite della rete sono invece all’origine delle carenze idriche dell’estate scorsa”

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