Proseguono i lavori per la realizzazione del Ponte di Braila in Romania, il ponte sospeso sul Danubio realizzato dalla joint-venture tra Webuild al 60
Proseguono i lavori per la realizzazione del Ponte di Braila in Romania, il ponte sospeso sul Danubio realizzato dalla joint-venture tra Webuild al 60% (per il tramite di Astaldi, ora incorporata in Webuild) e la società giapponese Ihi Infrastructure Systems. È stato completato, infatti, il complesso montaggio dei due cavi portanti di quello che sarà il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale, nonché il più lungo della Romania. L’avanzamento complessivo dei lavori è arrivato così ad oltre il 59%.
L’opera collegherà le due sponde del Danubio nell’area di Galati-Braila, riducendo i tempi di attraversamento del fiume per circa 7mila veicoli al giorno che oggi hanno come unica possibilità lo spostamento in traghetto. Il ponte sospeso sul Danubio avrà una campata centrale di 1.120 metri, sarà lungo 1.975 metri e sarà dotato di quattro corsie di marcia, con percorsi di emergenza e piste ciclabili e pedonali. È prevista, inoltre, la realizzazione di viabilità di raccordo alla rete stradale esistente, inclusi due viadotti di accesso di circa 90 metri ciascuno, un viadotto di 220 metri per il superamento della linea ferroviaria Braila-Galati e 21 chilometri di nuova rete stradale di collegamento.
Il Ponte di Braila rientra tra i tanti ponti e viadotti realizzati nel mondo da Webuild, che vanta un track record che include circa 1.000 chilometri di ponti e viadotti, l’equivalente di un unico grande ponte in grado di collegare Berlino e Parigi. Tra le tante opere realizzate, si annoverano il Long Beach International Gateway Bridge in California, il Ponte Genova San Giorgio in Italia, sfida ingegneristica completata in poco più di un anno, e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia.
La notizia sull’avanzamento dei lavori è stata accolta bene a Piazza Affari, dove il titolo Webuild ha aperto la seduta in progresso dell’1,15% portandosi a quota 2,12 euro.
Oltre 150 tecnici e operai specializzati hanno contributo in quattro mesi di lavoro all’assemblaggio dei due cavi di grandi dimensioni, generati dall’intreccio di oltre 18 mila fili di acciaio (oltre 9 mila per singolo cavo), che nel complesso pesano 6.775 tonnellate e hanno una lunghezza cumulata di circa 38 mila chilometri (quasi quanto la circonferenza della Terra). Un progetto estremamente sfidante e innovativo, che nella sua totalità vede ad oggi all’opera oltre 900 persone e una filiera di 100 fornitori diretti. Commissionato da Cnair, società di Stato che fa capo al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture della Romania, il progetto, del valore complessivo di circa 485 milioni di euro, è finanziato dal Programma operativo europeo per le grandi infrastrutture (Poim).
Fonte: Milano Finanza
