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Un inedito di Picasso diventerà un Nft

La nipote dell'artista spagnolo, Marina Picasso, e il figlio, Florian, hanno annunciato a Ginevra che intendono vendere 1.010 pezzi di arte digitale di una delle opere in ceramica del maestro che non sono mai state esposte. A marzo Sotheby's ospiterà entrambe le versioni sia quella fisica sia quella tokenizzata

Un inedito di Picasso diventerà un Nft

Gli eredi di Pablo Picasso, il famoso pittore spagnolo del XX secolo, stanno entrando nel business dell'arte digitale. La nipote dell'artista spagnolo

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Gli eredi di Pablo Picasso, il famoso pittore spagnolo del XX secolo, stanno entrando nel business dell’arte digitale. La nipote dell’artista spagnolo, Marina Picasso e il figlio Florian hanno annunciato oggi a Ginevra che intendono vendere 1.010 pezzi di arte digitale di una delle sue opere in ceramica che non sono mai state esposte al pubblico. Il lancio ufficiale sarà realizzato a breve, l’anticipazione è stata data all’Associated Press.

Marina Picasso racconta che il prezioso pezzo di ceramica risale all’ottobre 1958, quando era bambina. “È un’opera che rappresenta un volto, ed è molto espressivo”. Aggiungendo che “è gioioso, felice. Rappresenta la vita… È uno di quegli oggetti che hanno fatto parte della nostra vita, le nostre vite intime, la mia vita con i miei figli”. La casa Sotheby’s ospiterà un’asta a marzo “che includerà l’Nft così come la vera ciotola in ceramica” del maestro, scrive AP.

Serena Tabacchi, direttrice del Museum of Contemporary Digital Art, interpellata oggi da milanofinanza.it durante il convegno Cryptoart & NFT organizzato da Paradigma, ritiene che l’idea degli eredi di Picasso “vada nella direzione di sviluppare l’arte in parallelo alla crescita delle nuove tecnologie. Ma sul progetto legato al grande pittore spagnolo bisognerebbe sapere qualcosa di più, a partire dalle ragioni che hanno spinto gli eredi a digitalizzare la ceramica”.

L’Nft è un acronimo che sta per non fungible token (gettone non replicabile) e si riferisce a opere digitali, uniche, non modificabili e, in quanto registrate su blockchain, dalla proprietà univoca e certificata. Rispetto alle criptovalute, sostituibili, i token non sono in alcun modo intercambiabili tra loro. Dal disegno, alle gif, ai video, tutto può diventare un Nft, purché sia digitale.

NFT Report 2020, pubblicato da Atelier Bnp Paribas e Nonfungible.com, documenta che il mercato degli Nft ha superato i 250 milioni di dollari (valore triplicato nell’ultimo anno), con un aumento del 66% sul fronte degli acquirenti e del 24% su quello dei venditori. Ma nel solo terzo trimestre del 2021 le vendite di Nft (fonte: Euronews) avrebbero raggiunto 9,4 miliardi di euro ed entro la fine dello scorso anno potrebbero aver superato i 15,6 miliardi. Una delle cause principali di questo interesse esponenziale è da ricercarsi nell’attenzione dei marchi internazionali della moda, dello sport, dello spettacolo e del lusso che hanno iniziato a cavalcare l’onda di contenuti, beni e servizi offerti in esclusiva unicamente ai possessori di Nft.

In realtà Picasso è già, sotto altra forma, nel mondo digitale. A luglio del 2021 la banca svizzera Sygnum, focalizzata sui beni digitali, ha collaborato con la società d’investimenti in arte, Artemundi, per offrire quote di proprietà frazionate di un quadro di Pablo Picasso, al prezzo di 6.000 dollari ciascuna.

Le azioni che rappresentano la proprietà di oltre 3,68 milioni di dollari del dipinto di Picasso, Fillette au béret, sono state tokenizzate ed emesse tramite la tecnologia blockchain a ottobre, consentendo ad un gruppo di investitori di ottenere esposizione all’opera d’arte. Questi token non fungibili possono essere acquistati solo da investitori professionisti e istituzionali tramite Sygnum Bank, con scambi secondari che si svolgono su SygnEx, la piattaforma della banca dedicata al trading di asset digitali.

La proprietà frazionata dell’opera è riconosciuta dalla legge svizzera. Il dipinto del 1964 raffigura un bambino con un berretto, in abiti dai colori vivaci ed è stato venduto l’ultima volta per 2,48 milioni di dollari nel 2016. Il dipinto fisico non sarà venduto, l’opera d’arte rimarrà in una struttura di massima sicurezza quando non viene prestata ai musei per le mostre.

Fonte: Milano Finanza

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