Fonte: Firstonline.it Intesa Sanpaolo e tutte le Organizzazioni Sindacali (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) hanno trovato ieri l’accordo che reg
Fonte: Firstonline.it
Intesa Sanpaolo e tutte le Organizzazioni Sindacali (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) hanno trovato ieri l’accordo che regola, tra l’altro, lo smart working, la settimana corta con distribuzione dell’orario su 4 giorni per 9 ore al giorno, la flessibilità in entrata e in uscita.
Dopo la rottura delle trattative della fine dello scorso anno, l’intesa raggiunta ieri pone “grande attenzione alle persone con un maggior equilibrio tra vita privata e lavorativa e alla transizione digitale fattori chiave per far fronte alle prossime sfide” dice una nota di Intesa Sanpaolo. L’accordo integra e amplia le misure, fortemente innovative, del nuovo modello di organizzazione in corso dal 1° gennaio 2023”.
Ecco le principali novità in materia di lavoro flessibile
In oltre 280 filiali della Banca dei Territori e della Divisione Private verrà avviata la sperimentazione dello smart working con conseguente maggiore possibilità di fruizione da parte delle persone. E’ previsto anche un aumento dell’indennità di buono pasto a 4,50 euro al giorno per le giornate di lavoro agile da casa.
Settimana corta su base volontaria e a parità di retribuzione
Inoltre dal 1° novembre 2023, il personale di oltre 250 filiali di piccole dimensioni potrà richiedere e fruire volontariamente della settimana corta, nel giorno di chiusura della filiale (ricompreso tra martedì, mercoledì e giovedì). Prosegue anche la possibilità di utilizzare elasticità di orario in entrata che consente di iniziare l’attività lavorativa tra le 7 e le 10 con relativo spostamento dell’orario di fine lavoro, sia nel caso di smart working sia nel lavoro in presenza, anche lavorando in “settimana corta”.
In pochi mesi 40.000 adesioni
In vista del contratto nazionale del settore
“Sono stati introdotti importanti miglioramenti rispetto alle previsioni di legge e contrattuali” ha detto Fedele Trotta, responsabile First Cisl del gruppo Intesa Sanpaolo.
L’accordo è stato siglato alla vigilia delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale del settore. “E’ a un tempo innovativo e garantista” ha detto Domenico Iodice, segretario nazionale First Cisl, “perché guarda al futuro, e individua nelle tutele del contratto nazionale e nel ruolo della contrattazione collettiva le garanzie di una ‘transizione giusta’, rispettosa del ciclo di vita delle persone del lavoro.”.