HomeBanche d'Italia

Intesa, Unicredit, Sella. Partono i bonifici istantanei

Intesa, Unicredit, Sella. Partono i bonifici istantanei

Arrivano in Italia i bonifici istantanei in euro. Un comunicato congiunto delle tre banche rende noto che il Gruppo Banca Sella, Intesa Sanpaolo e Uni

Intesa Sanpaolo. Messina: “Intrum è un ottimo player”
Intesa Sanpaolo: accordo con Ibm per infrastrutture tecnologiche innovative
Npl. Patuelli: “Spero in una riflessione senza preconcetti”

Arrivano in Italia i bonifici istantanei in euro. Un comunicato congiunto delle tre banche rende noto che il Gruppo Banca Sella, Intesa Sanpaolo e UniCredit sono le prime banche in Italia a mettere a disposizione dei loro clienti il servizio di pagamento basato sul nuovo schema SEPA Instant Credit Transfer (“SCT Inst”) dello European Payment Council (EPC). Le tre banche, a partire da oggi, data di lancio del programma, utilizzeranno il sistema RT1 di Eba Clearing, la prima piattaforma paneuropea per i pagamenti in tempo reale in euro. Il sistema RT1 è stato sviluppato da Eba Clearing con il supporto di 39 banche europee, tra cui il Gruppo Banca Sella, Intesa Sanpaolo e UniCredit. Le tre banche italiane sono quindi tra le prime in Europa a implementare questo nuovo strumento di pagamento, che permette da subito di ricevere bonifici istantanei da controparti in tutta l’area Sepa. L’invio degli stessi sarà implementato nei prossimi mesi progressivamente, secondo i programmi di ogni singola banca aderente. I bonifici istantanei in euro possono essere eseguiti in pochi secondi, consentendo al beneficiario di avere immediatamente a disposizione l’importo. L’operazione può avvenire in qualsiasi momento, sette giorni su sette (compresi i sabati e i festivi), ventiquattr’ore su ventiquattro e l’accredito sul conto del beneficiario è immediato. L’importo massimo per ciascun bonifico è attualmente fissato a quindicimila euro. Per l’esecuzione di un bonifico istantaneo in euro è sufficiente che l’ordinante e il beneficiario siano titolari di un conto corrente presso una delle banche aderenti allo schema SCT Inst; nessuna registrazione o ulteriore autorizzazione è necessaria. Nel corso del 2018, l’allargamento dell’adesione allo schema SCT Inst da parte di altri istituti di credito in Italia e nell’area Sepa porterà a una significativa diffusione dell’utilizzo di questo nuovo strumento di pagamento, che già oggi consente di raggiungere circa 600 banche europee di 8 Paesi.

Commenti