Nella Domenica dedicata alla Fede per chi crede, ed alla cultura per chi ha tempo di dedicarsi, nel “deserto delle moltitudini” sovviene il ricordo delle Tentazioni. I Vangeli Sinottici ci narrano che Gesù, il Figlio di Dio, trascorse 40 giorni nel deserto ed al termine il male, l’ antico nemico sempre presente, se presentò per tentarlo. Si invita il lettore a leggere o rileggere il brano evangelico che riporta le 3 tentazioni. L’ intercalare con cui il male si rivolge è sempre il “se'”. “Se’ è vero che….fai, chiedi…..”. È un condizionale dubitativo che è una sfida che termina sotto la Croce dove si ascolta l’ ultimo “se'” quello che esorta colui che diverrà il Risorto a salvare “se Stesso “. È un argomento affascinante , semantico, che si propone come riflessione. Nella attualità possiamo considerare i nostri “se'” come continua sfida. Una sfida che il male, il cui significato è “divisore” ha trasformato in annullamento del “noi” in “io”, ha mescolato generi e ruoli, ha illuso con false ricchezze imponendo nuovi idoli. Ma forse è sempre stato così. Uno dei suo i capolavori è il tentativo di negare l’ esistenza di Dio con l’ inganno di non far credere neanche della sua esistenza, subdola operazione che gli esperti di intelligence chiamerebbero di “disinformazione “. Si conclude. Poniamo attenzione a chi si propone con i “se'”. Nella vita non si può mai sapere…. #cultura.
A Cura di Savino di Scanno