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Nettuno enigma per la scienza: emisfero sud in piena estate, ma è sempre più freddo

Nettuno enigma per la scienza: emisfero sud in piena estate, ma è sempre più freddo

Nell'emisfero australe di Nettuno è estate dal 2005, e così sarà ancora per altri 23 anni circa. Ciò si deve al fatto che è 30 volte più lontano d

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Nell’emisfero australe di Nettuno è estate dal 2005, e così sarà ancora per altri 23 anni circa. Ciò si deve al fatto che è 30 volte più lontano dal Sole rispetto alla Terra, e per completare il giro attorno alla nostra stella impiega 165 anni. Le innovazioni tecnologiche di questi ultimi tempi hanno consentito di raccogliere dati sempre più precisi sul pianeta, ottenendo informazioni sino a pochi decenni fa letteralmente impensabili. Stesso dicasi per la temperatura di Nettuno, le cui misurazioni sono ora possibili grazie a strumentazioni estremamente avanzate come il Very Large Telescope (VLT) dell’European Southern Observatory.

UN’ANOMALIA

E proprio il VLT Imager and Spectrometer for mid-InfraRed (VISIR) installato a 2.635 metri di altitudine sul Cerro Paranal in Cile e altri telescopi sparsi per il mondo (Spitzer, Gemini South, Subaru, Keck e Gemini North) hanno raccolto preziosi dati sulle temperature atmosferiche del pianeta nel corso degli ultimi 17 anni, rilevando tuttavia importanti anomalie che hanno aperto un acceso dibattito tra gli astronomi. In sostanza, nonostante nell’emisfero sud di Nettuno sia “piena” estate (ricordiamo che la temperatura media non è proprio da costume da bagno, essendo di -220 °C) si è riscontrato un raffreddamento di 8 °C.

Dato he abbiamo osservato Nettuno all’inizio dell’estate meridionale, ci aspettavamo che le temperature crescessero lentamente, non che diventassero più fredde“, spiega Michael Roman dell’Università di Leicester, primo autore dello studio pubblicato su The Planetary Science Journal.

Le immagini scattate all’infrarosso termico hanno rilevato dunque un sensibile raffreddamento della stratosfera, cui è coinciso un altrettanto sensibile innalzamento della temperatura del polo sud del pianeta, che tra il 2018 e il 2020 si è riscaldato di 11 °C. Il vortice polare di Nettuno è noto da tempo, ma mai si era verificato un aumento così marcato in un intervallo così ristretto.

Ora è partita la caccia alla causa: si tratta di ipotesi che devono essere ancora analizzate accuratamente, e tra queste c’è la possibilità che su Nettuno si stia verificando un cambiamento nella chimica stratosferica. Non sono tuttavia da escludere a priori i clicli solari, o addirittura fenomeni meteorologici casuali.

 

Per avere risposte non bisognerà attendere molto: entro la fine del decennio il VLT – già di per sé un capolavoro tecnologico, capace di scoperte sensazionali – sarà affiancato dall’Extremely Large Telescope, attualmente in costruzione sempre nella zona del deserto di Atacama. Con la nuova strumentazione si avrà accesso a dati ancor più puntuali, cui si aggiungeranno quelli forniti dal telescopio James Webb che presto raccoglierà informazioni sulla chimica e sulla temperatura dell’atmosfera di Nettuno.

Fonte: Hdblog.it

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