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L’ energia di una stella sulla terra: vicini a una fusione nucleare

Ci spingiamo sempre di più verso la produzione di energia dalla fusione nucleare, quel processo che rende possibile avere sul nostro pianeta la stessa energia prodotta dal Sole: pulita, sicura, senza scorie radioattive

L’ energia di una stella sulla terra: vicini a una fusione nucleare

Il progetto del reattore nucleare Jet, a cui collabora anche l’Italia con l’Enea, il Cnr, altri enti di ricerca e grandi imprese del settore energet

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Il progetto del reattore nucleare Jet, a cui collabora anche l’Italia con l’Enea, il Cnr, altri enti di ricerca e grandi imprese del settore energetico, ha effettuato un nuovo esperimento riuscendo a produrre 59 megajoule di energia in 5 secondi.
Per quanti hanno competenze o dimestichezza con la fisica, 59 megajoule corrispondono a circa 60 bollitori di tè che portano l’acqua ad ebollizione, scrive la Bbc.
Abbiamo bisogno di molta più energia per illuminare il mondo, ovviamente, ma l’esperimento riuscito è significativo e infatti sta facendo il giro del mondo. Ne parlano i maggiori quotidiani internazionali e italiani.

Una conferma clamorosa

Per il direttore generale del progetto Iter, Bernard Bigot, questa è una “clamorosa conferma” che la ricerca sulla fusione nucleare è sulla strada giusta. così commenta il risultato del reattore europeo Jet.
Un processo di reazione di fusione in deuterio e trizio, sostenuto a questo livello di potenza, prossima alla scala industriale, rappresenta una clamorosa conferma per tutti coloro che sono impegnati nella ricerca sulla fusione a livello globale”, ha osservato Bigot. I risultati di Jet, aggiunge, sono per Iter “un forte elemento di fiducia nel fatto che siamo sulla strada giusta nel percorso verso la dimostrazione della piena potenza di fusione”.
Il progetto Iter è un avveniristico progetto che a Marsiglia sta costruendo il più grande reattore a fusione nucleare mai costruito al mondo. Un progetto a cui partecipa anche l’Italia con le sue imprese, che hanno ricevuto commesse per 1,3 miliardi di euro.
L’Italia, ad esempio, ha realizzato il grande magnete che serve al reattore Iter per stabilizzare l’energia generata a suo interno.

Una mini stella sulla terra alimentata da 4.800 scienziati

Circa 4.800 scienziati in rappresentanza di 25 paesi europei, più Svizzera, Regno Unito e Ucraina, stanno lavorando insieme per la realizzazione di questo che fino a pochi decenni fa era solo un sogno: la fusione nucleare.
Il Consorzio Eurofusion creato da questi paesi, vede impegnate in Italia enti di ricerca pubblici come università, i già citati Enea e Cnr.
Nell’esperimento svoltosi nel Regno Unito, hanno collaborato anche i ricercatori italiani preparando e studiando gli aspetti tecnologici delle operazioni di deuterio-trizio.
Sulla stessa rotta si sta muovendo anche la Cina con il suo reattore.
Fonte: Sputnik.com

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