HomeAgriculture, Automotive, Texiles, Fashion & Other

E’ luce fu. Successi e fallimenti di Edison

Il 18 ottobre 1931 moriva Thomas Edison, l'inventore che a fine Ottocento illuminò il mondo grazie alla "sua" corrente continua, quella che oggi usiamo per le batterie.

E’ luce fu. Successi e fallimenti di Edison

Il 18 ottobre 1931 moriva l'imprenditore-inventore Thomas Alva Edison, la cui vita è costellata di grandi successi, alimentati anche da una compet

Accordo Edison-Toyota per mobilità elettrica: 300 colonnine alimentate da energia rinnovabile
Accordo Snam – Edison per lo small-scale Gnl in Italia
Accordo Edison – Iveco per lo sviluppo del GNL e la decarbonizzazione dei trasporti merci

Il 18 ottobre 1931 moriva l’imprenditore-inventore Thomas Alva Edison, la cui vita è costellata di grandi successi, alimentati anche da una competizione senza scrupoli con il suo rivale storico, George Westinghouse, contro cui, a fine Ottocento, combatté la cosiddetta “guerra delle correnti”: continua contro alternata. In realtà, i geniali protagonisti di questo duello elettrico furono tre: Edison, Westinghouse e Tesla (il vincitore morale), ma vediamo come ebbe inizio la redditizia diatriba.

IN CATTIVA LUCE. Il 6 agosto 1890 nella prigione di Auburn, Stato di New York, il 30enne William Kemmler, condannato alla pena capitale per aver ucciso la moglie con un’ascia, fu fatto “accomodare” per quella che sarebbe stata la prima esecuzione sulla sedia elettrica. Fu terribile. La prima scossa da 1.000 volt non uccise l’uomo: ce ne volle un’altra a 2.000 volt, che provocò il decesso dopo otto lunghissimi minuti e tra indicibili sofferenze. Il giorno dopo, i giornali diedero la colpa del fallimento del nuovo strumento a George Westinghouse. L’inventore, diventato ricco con i freni pneumatici per le ferrovie, promuoveva la corrente alternata, che ad alto voltaggio causava la morte; ma a spingere perché la sua tecnologia fosse usata nella sedia elettrica e il suo nome vi apparisse ben visibile era stato, segretamente, Thomas Alva Edison. Perché il creatore del fonografo e di altre strabilianti invenzioni avrebbe tentato di gettare cattiva luce su Westinghouse?

MISTER LAMPADINA. L’esecuzione di Kemmler è l’apice della cosiddetta “guerra delle correnti”, ovvero lo scontro tra Edison e Westinghouse per affermare la propria tecnologia di distribuzione dell’elettricità, come racconta anche il film Edison – L’uomo che illuminò il mondo.

 

Thomas Alva Edison (1847-1931) aveva già registrato centinaia di brevetti quando nel 1880 commercializzò la lampadina elettrica a incandescenza, rendendola molto più economica e durevole rispetto a chi l’aveva brevettata prima di lui (a lavorare all’idea furono in molti, tra cui l’italiano Alessandro Cruto). Ma per far fruttare quell’invenzione doveva avere una rete elettrica cui attaccare le lampadine per illuminare l’America che fino ad allora aveva squarciato il buio con lampade a gas e a olio. Così l’anno successivo brevettò la prima rete di distribuzione di energia elettrica, e nel 1882 riuscì, grazie anche ai finanziamenti di una serie di magnati, a illuminare un isolato di Manhattan portando la luce a 85 cittadini con la prima centrale elettrica commerciale degli Stati Uniti, chiamata Pearl Street Station.

Per cambiare la storia dell’umanità, Edison aveva scelto di usare la corrente continua, quella che utilizziamo ancora oggi con le batterie e che aveva origine nelle scoperte di Alessandro Volta. Era molto sicura, dato che la bassa tensione (Edison utilizzava soli 110 volt) risultava innocua per l’uomo. Ma con la bassa tensione inviare elettricità a lunga distanza era molto costoso, perché la resistenza dei fili conduttori ne causava la dispersione. Bisognava avere centrali vicine agli utenti, nel mezzo delle città.

Lampadine nel laboratorio di Thomas Edison a Menlo Mark (New Jersey).

Negli stessi anni anche George Westinghouse (1846-1914) aveva fiutato l’affare della distribuzione dell’elettricità, ma si era convinto che la tecnologia più redditizia fosse quella della corrente alternata, di scoperta più recente grazie agli esperimenti del parigino Hippolyte Pixii che portarono alla realizzazione di un magnete a ferro di cavallo posto sotto le due bobine di filo di rame in cui le cariche elettriche anziché procedere nel circuito in un’unica direzione (come nel caso della corrente continua) si muovevano alternativamente in entrambe le direzioni.

IL RIVALE GEORGE WESTINGHOUSE. Il vantaggio di questa tecnologia arrivò con il trasformatore, brevettato da William Stanley Jr. e venduto proprio a Westinghouse, con cui si poteva trasformare la corrente da una bassa a un’alta tensione per il trasporto a lunga distanza con meno dispersione e minori costi, prima di ritrasformarla per usarla con le lampadine. L’elettricità non era più un miraggio: nel 1887 Edison aveva già costruito 121 centrali a corrente continua, mentre Westinghouse lo incalzava con 68 a corrente alternata, con cui però portava la corrente più lontano e a prezzi più contenuti.

Visto il successo del rivale, Edison iniziò a fargli la guerra: lo citò in giudizio, senza fortuna, per il furto del brevetto delle lampade a incandescenza, che però Westinghouse aveva comprato da altri. Lanciò poi una campagna nazionale per dimostrare che la corrente alternata, dato l’alto voltaggio, avrebbe causato la morte dei cittadini. Edison organizzò, prima nel suo laboratorio e poi di fronte ai giornalisti, l’esecuzione di cani, gatti e persino un cavallo, per mostrare come la corrente alternata poteva uccidere animali anche di grandi proporzioni.

LA SEDIA ELETTRICA. Quest’opera di diffamazione culminò proprio con l’esecuzione del 1890. L’anno prima lo Stato di New York, che voleva evitare la barbarie dell’impiccagione allora in uso, aveva stabilito di utilizzare l’elettricità, confortato dal fatto che gli animali uccisi da Edison non sembravano soffrire grazie alla rapidità con cui agiva la scossa. Edison, che era contrario alla pena di morte e già si era rifiutato di prestare le sue invenzioni per scopi bellici, suggerì segretamente che il modo migliore di uccidere un uomo era utilizzare un generatore di corrente alternata di George Westinghouse. Ma anche quest’ultimo si rifiutò di vendere i propri generatori per quello scopo e tentò persino di opporsi alla condanna capitale di William Kemmler, chiedendo al proprio avvocato di far bloccare l’esecuzione. Ma non bastò.

Fonte: Focus.it

Commenti