HomeAgriculture, Automotive, Texiles, Fashion & Other

Overstone aiuta le banche a considerare l’arte come asset class

Dallaa società di risk management inglese guidata da Harco van den Oever ha messo a punto uno strumento per misurare il rischio quantitativo e qualitativo delle opere

Overstone aiuta le banche a considerare l’arte come asset class

I dipartimenti di risk management di banche, società finanziarie e case d'aste non dispongono di parametri oggettivi per valutare e accettare le opere

Le piante crescono nel suolo lunare. Ma sono stressate
The detailed photographie of the Moon
El mayor estudio genómico sobre el alzheimer aclara cómo se origina la enfermedad

I dipartimenti di risk management di banche, società finanziarie e case d’aste non dispongono di parametri oggettivi per valutare e accettare le opere d’arte come garanzie collaterali in svariate operazioni creditizie. Pertanto non viene riconosciuto all’arte il ruolo di asset, legittimandola come risorsa stabile e non solo di passione. Per poter offrire questo servizio alla clientela da parte delle società creditizie occorre effettuare un’attenta analisi del rischio, sia quantitativo, con riferimento al prezzo e alla liquidità, sia qualitativo. Tuttavia queste competenze e metriche non sempre sono presenti nelle banche per valutare l’arte come garanzia e, pertanto, non è possibile offrire alla clientela la possibilità di far leva sull’arte quale patrimonio.
Gli Stati Uniti da tempo considerano l’arte un asset class, in Europa l’interesse è più recente e in Italia qualcosa potrebbe cambiare. È stato infatti siglato un accordo, in esclusiva per l’Italia, tra Clarice Pecori Giraldi Art Advisory e Overstone , società di risk management che nel suo modello di business considera le collezioni d’arte un asset strategico per il mondo finanziario internazionale.
“Con questo strumento – sottolinea Pecori Giraldi – le istituzioni internazionali gestiscono in serenità il rischio legato alle valutazioni delle opere d’arte. Inizieremo a proporre questo strumento alle grandi collezioni bancarie, MPS, Banca d’Italia, Intesa oltre ad altre istituzioni come Generali. Abbiamo in programma un roadshow per presentare questo prodotto”.

Clarice Pecori Giraldi (ph.Marco De Scalzi courtesy):Collezione Giuseppe Iannaccone

La storia e il servizio

Overstone è stata fondata nel 2012 da Harco van den Oever che ha lavorato per 12 anni in Christie’s International , come Continental European Head dopo aver maturato un’esperienza in diverse banche d’affari. Queste due competenze gli hanno permesso di mettere a punto, insieme ad un team di informatici e non solo, dei parametri oggettivi per valutare le opere d’arte come garanzie collaterali. “L’accordo con Overstone – spiega Clarice Pecori Gilardi – risponde ad un’esigenza specifica delle istituzioni, bancarie e non, di poter monitorare e avere a bilancio opere d’arte con un supporto oggettivo, che non dipenda esclusivamente da valutazioni effettuate da esperti d’arte”. Overstone ha infatti messo a punto tecnologie di profilazione del rischio al fine di supportare l’industria patrimoniale a considerare l’arte quale patrimonio. Il servizio si basa su un insieme di algoritmi di dati proprietari, che attinge a oltre 2,5 milioni di risultati di vendita di opere d’arte realizzate da oltre 10.000 artisti, monitorati non solo attraverso i risultati d’asta, ma anche tramite i più significativi passaggi di mercato: presenza nelle fiere internazionali, attività delle gallerie che rappresentano artisti, estate, partecipazione a grandi mostre e kermesse come le Biennali di tutto il mondo.

Digital risk assessment

Nella valutazione digitale del rischio Overstone considera tutti gli elementi (liquidità, volatilità, autenticità) e rilascia un report entro 24-48 ore che aiuta il finanziatore a determinare le condizioni e il valore del prestito. “Quando guardiamo al mercato – ci spiega Harco van den Oever – c’è ovviamente un rischio di prezzo, ma il rischio maggiore è legato alla liquidità, ovvero a non riuscire a raggiungere quel prezzo. L’algoritmo applicato alla liquidità verifica la probabilità di vendere o non vendere. Occorre analizzare quali sono le variabili che determinano questo risultato nel mercato dell’arte e per questo motivo abbiamo costruito un modello con decine di variabili tutte molto specifiche e la loro interazione determina la profondità del mercato”.

Il rischio qualitativo

Misurare questo rischio è più complicato. “Abbiamo impiegato due anni – afferma Harco van den Oever – per creare un database con la descrizione del materiale (inchiostro, acquerello, olio), del supporto (carta, tela, ecc.), l’impatto ambientale dove si trova l’opera perché occorre capire la probabilità di deterioramento dell’opera, effetto che ne riduce il valore se non conservata in modo adeguato”. Per l’autenticità, l’algoritmo di Overstone prende in analisi l’ipotesi che se consideriamo oggi un’opera autentica, tra qualche anno potremmo avere delle obiezioni da altri soggetti. “Prendiamo – spiega van den Oever – l’opera di un artista vivente e una di Leonardo da Vinci. Anche se si conosce l’esperto ci sarà sempre qualcuno che solleverà dubbi sull’autenticità che si rifletterà negativamente sul valore. In questo caso abbiamo lavorato sul potenziale negativo di aspetti che potrebbero influire negativamente sull’opera e anche in questo caso entrano in gioco molte variabili (asta, esperto, catalogo ragionato)”. Durante il lockdown Covid-19 i clienti delle grandi banche americane ed europee hanno mostrato la necessità di avere maggiore liquidità con garanzia asset alternativi. “Poiché l’arte – dichiara va den Oever – ha una volatilità molto più bassa rispetto ad altre asset class non richiede un costante margin call come nel caso di altre classi di attività (equity), quindi è un asset molto interessante per gli HNWI”.

Fonte : www.ilsole24ore.com

Commenti