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Green con l’idrogeno, digitalizzazione e tecnologie all’avanguardia: questa la sfida del futuro per la Fincantieri

Il nuovo ad Pieroberto Folgiero ha debuttato a Monfalcone nella sua prima visita ad un cantiere del gruppo assieme al presidente Claudio Graziano. A Panzano anche il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ha parlato di innovazione e del polo del militare

Green con l’idrogeno, digitalizzazione e tecnologie all’avanguardia: questa la sfida del futuro per la Fincantieri

 Fincantieri è «l’orgoglio dell’industria italiana e nel mondo» con carichi di lavoro nel vari cantieri, tra cui Monfalcone, fino al 2026-27. Ora deve

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 Fincantieri è «l’orgoglio dell’industria italiana e nel mondo» con carichi di lavoro nel vari cantieri, tra cui Monfalcone, fino al 2026-27. Ora deve accelerare ancora di più sulla sfida dell’innovazione: il green con l’idrogeno, la digitalizzazione e la tecnologia più all’avanguardia che riguardano il futuro. Doveva essere un breve momento di incontro con i giornalisti in occasione della visita del nuovo amministratore delegato Pierroberto Folgiero e del neo-presidente Claudio Graziano che ieri hanno scelto Monfalcone per il debutto, ma si è trasformato quasi in una presentazione di una bozza di piano strategico. E a dare l’assaggio del clima e delle strategie di cui si sta discutendo ci ha pensato il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che sempre ieri dopo l’incontro con l’omologo croato Davor Filipovic ha fatto una visita lampo al cantiere di Panzano, accompagnato da Folgiero, da Graziano e dal governatore del Fvg Massimiliano Fedriga. Una visita alla quale ha partecipato anche il sindaco Anna Cisint.

«L’idrogeno è il futuro dell’energia e qui ci sono le competenze, nel cuore della vecchia Europa, per poter fare molte cose in cooperazione» ha detto Giorgetti aggiungendo anche che il governo spingerà per il polo militare italiano. «Stiamo discutendo con i ministri Guerini e Franco – ha detto il ministro – è ingenuo pensare che un polo militare italiano possa essere competitivo da solo, però quando andiamo a discutere di industria della difesa europea dobbiamo presentarci al meglio delle possibilità per giocare le nostre carte. Abbiamo eccellenza, qualità, competenza, dobbiamo assolutamente farlo, è l’indirizzo dato dal Governo, anche perché è evidente che la domanda di difesa in Europa sarà particolarmente cospicua e accelerata nei prossimi anni».

Fonte: Il Piccolo.it

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