HomePortualità e Marittimo

Salpa Yara Birkeland, nave del futuro griffata Fincantieri La controllata Vard ha lanciato in Norvegia la prima nave elettrica senza pilota

E’ alimentata con batterie in grado di far correre 100 Tesla, toglierà dalla strada 40 mila camion: operativa nel 2022

Salpa Yara Birkeland, nave del futuro griffata Fincantieri La controllata Vard ha lanciato in Norvegia la prima nave elettrica senza pilota

Vard, la società norvegese del gruppo Fincantieri, lancia in Norvegia la prima nave elettrica senza pilota. Si chiama Yara Birkeland e, con la sala di

RINA e Fincantieri uniscono le forze nella decarbonizzazione
Oto Melara, Leonardi: “Se vendita deve essere, si scelga Fincantieri come soluzione italiana”
Fincantieri, Rsu, vince la Fiom

Vard, la società norvegese del gruppo Fincantieri, lancia in Norvegia la prima nave elettrica senza pilota. Si chiama Yara Birkeland e, con la sala di comando gestita da un’intelligenza artificiale, è destinata a rivoluzionare i trasporti marittimi, visto che sarà in grado di sostituire circa 40 mila viaggi di tir ogni anno.

Yara Birkeland, che ha preso il nome dal fisico norvegese Kristian Birkeland, appartiene a Yara International, azienda norvegese con sede a Oslo e produttrice di fertilizzanti derivati da processi chimici su base azotata. La nave potrà viaggiare a una velocità massima di 13 nodi (circa 24 km/h) e sarà in grado di trasportare fino a 120 container a pieno carico. Trasporterà prodotti fertilizzanti dallo stabilimento di Yara International a Porsgrunn fino ai porti norvegesi di Brevik e Larvik.

“Un’unità come la Birkeland non è mai stata costruita prima d’ora e abbiamo scelto i cantieri del gruppo Vard perché hanno già esperienza nella realizzazione di navi realizzate su misura”, sottolinea Svein Tore Holsether, ceo di Yara International. Una serie di sensori saranno in grado di rilevare qualsiasi ostacolo sulla rotta in modo che Yara Birkeland possa viaggiare navigando in tranquillità fra gli stretti fiordi.

La nuova nave a zero emissioni, che ha fatto il suo viaggio inaugurale pochi giorni fa, dopo il battesimo avvenuto nel porto di Horten, a sud di Oslo, funziona con batterie in grado di sprigionare l’energia necessaria a far correre 100 Tesla. Costruita e consegnata nel 2020 nei cantieri norvegesi della controllata del gruppo triestino, il nuovo mercantile è costato 26 milioni: inizierà le operazioni commerciali dal 2022.

Da questo momento iniziano due anni di sperimentazione, con un equipaggio di sicurezza a bordo, fino alla completa autonomia. Vista la portata della sperimentazione ci sono regole stringenti: la nave dovrà navigare entro le 12 miglia nautiche dalla costa e sarà costantemente monitorata dalle autorità di sorveglianza di quel tratto di mare.

Con la nuova nave, il gruppo di Giuseppe Bono sta cercando di immaginare il futuro della cantieristica che, come accade nel settore auto, dovrà fare i conti con i nuovi scenari di un’economia eco-sostenibile. Non solo auto elettriche, quindi, ma anche navi elettriche e navi senza pilota. Di fatto, però, la svolta eco-sostenibile del gruppo triestino sta avvenendo nei cantieri della sua controllata Vard, in Norvegia, dove si sta puntando da tempo sullo shipping ecologico.

Nel progetto della nave elettrica a guida autonoma, partito nel 2017, è risultato fondamentale l’apporto del gruppo Kongsberg, uno dei grandi big dell’innovazione tecnologica alleato di Vard. “Questo è un enorme passo in avanti per incrementare i trasporti via mare e per raggiungere gli obiettivi di impatto ambientale -sottolinea Geir Hàoy, presidente e ceo di Konggsberg– Non si tratta di sostituire i marinai, ma di sostituire i camionisti.

Fonte:Mobilità

Commenti