HomePolitica Italiana

Italia in super zona rossa nazionale, oggi si decide: il piano del Governo

Un lockdown nazionale di 3-4 settimane per vaccinare in massa: l’ipotesi discussa oggi nella riunione straordinaria tra ministri e tecnici, poi Draghi si pronuncerà dopo la cabina di regia. Lo scenario.

Italia in super zona rossa nazionale, oggi si decide: il piano del Governo

L’Italia in zona rossa nazionale di 3-4 settimane, non solo come drastica misura di contenimento (in Italia nelle ultime 24 ore sono stati registrati

Bonus baby sitter 2021, la circolare e la domanda all’ Inps online: a chi spetta
Draghi per il Colle: infelici e scontenti
Il cammino stretto di Draghi

L’Italia in zona rossa nazionale di 3-4 settimane, non solo come drastica misura di contenimento (in Italia nelle ultime 24 ore sono stati registrati più di 20mila nuovi casi e il tasso tamponi-positivi è in aumento), ma anche per organizzare al meglio la vaccinazione di massa. Il piano prevede infatti di somministrare tutte le 26 milioni di dosi di vaccino in arrivo in Italia da qui a fine aprile.

Il lockdown nazionale sarebbe dunque la più drastica delle misure che potrebbe uscir fuori dall’imminente vertice tra Mario Draghi e il Comitato tecnico scientifico, così come evidenziato da Repubblica.

Oggi i ministri Speranza e Gelmini terranno una riunione straordinaria con il capo del Cts Agostino Miozzo e il commissario per l’emergenza Giuseppe Figliuolo. Dopodiché ci sarà un vertice tra Draghi e la cabina di regia per decidere il da farsi.

Nonostante il nuovo Dpcm che detterà le regole anti-Covid fino al 6 aprile, torna con prepotenza la possibilità che il Governo adotti delle misure restrittive ad hoc per Pasqua, per evitare il rischio di assembramenti durante le festività ma soprattutto per rispondere a un deciso aumento dei contagi su tutto il territorio italiano.

L’ipotesi, già tirata in ballo nei giorni scorsi – con Matteo Salvini che aveva commentato “Un lockdown a Pasqua? Sarebbe irrispettoso per gli italiani” – è tornata in auge in queste ore, preso atto che il Paese nella morsa delle varianti si dirige verso la terza ondata.

Il Dpcm in vigore da sabato 6 marzo potrebbe mostrarsi già vecchio e inadeguato a fronteggiare la nuova ondata dell’epidemia.

Per questo il Governo potrebbe pensare a una stretta che riguardi il periodo che precede e segue Pasqua. Inizialmente ipotizzato come un «mini-lockdown delle feste», come già successo a Natale, sembra però tradursi nelle ultime ore in qualcosa di molto più consistente.

È in primis la Repubblica ad assicurare che nelle prossime ore potrebbe rivelarsi decisivo l’incontro tra il governo di Mario Draghi e il Comitato tecnico scientifico, dalla quale potrebbero uscire diverse soluzioni, la più drastica delle quali prevede una zona rossa nazionale di tre o quattro settimane.

Questo in caso di una curva dei contagi che continui a mostrarsi in preoccupante salita e terapie intensive troppo affollate; le alternative – spiega sempre Repubblica – consistono in una zona arancione rafforzata della stessa durata o una zona rossa limitata ai soli week end.

Qualora invece i dati dovessero mostrarsi meno preoccupanti, la scelta potrebbe andare verso una zona arancione nei fine settimana o un coprifuoco anticipato tra le 19 e le 20 in tutta Italia.

Va evidenziato come ancora nessuna decisione sia stata presa, e ci muoviamo quindi nel campo delle ipotesi. Tutto dipenderà dall’evoluzione della curva epidemiologica nelle prossime settimane, come già confermato dal ministro della Salute Roberto Speranza martedì. In base a questo, il governo valuterà eventuali misure da adeguare.

Coprifuoco anticipato, zona “giallo intenso”

Stando alle fonti vicine al Governo, sarebbe il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ad aver avanzato l’ipotesi di una cosiddetta zona giallo intenso, con coprifuoco anticipato alle 20 in tutte le regioni. Ma questa misura sarebbe l’ennesima stangata sulle attività commerciali, che dovrebbero fare chiusura anticipata alle 19. Ragion per cui la decisione è stata rimandata.

Le misure fino a dopo Pasqua
Intanto, le misure che resteranno in vigore per il prossimo mese prevedono coprifuoco dalle 22 alle 5 in zona gialla, arancione e rossa. In zona bianca sono le ordinanze regionali a stabilire l’orario di ritorno a casa.

Per quanto riguarda le scuole, lezioni in presenza sospese per ogni ordine e grado in zona rossa, mentre in fascia gialla e arancione sono i presidenti delle Regioni a decidere le modalità della didattica.

Spostamenti tra regioni vietati anche in fascia gialla e bianca fino al 27 marzo: si viaggia solo per motivi di lavoro, salute, necessità o rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. In zona arancione vige il divieto di uscire dal proprio Comune, e in zona rossa sono vietate le visite a casa di amici e parenti. Decade il divieto di asporto dopo le 18 in tutte le zone, ma solo per enoteche ed esercizi di commercio al dettaglio di bevande.

Nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali restano chiusi fatta eccezione per tabacchi, edicole e librerie, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.

Dal 27 marzo solo in zona gialla riaprono i musei nel weekend e i teatri e i cinema, con capienza fino al 25%, massimo 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sale, con posti a sedere preassegnati e obbligo di mascherina e distanziamento.

Fonte: www.money.it

Commenti