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Fincantieri Spa, ritorno all’utile dopo l’ondata del Covid

La società registra nel primo semestre 2021 ricavi a +28%, a 3,02 miliardi di euro. Ebitda a +84%, a 219 milioni. Consegnate 7 navi, altre 6 lo saranno nei prossimi sei mesi. Un carico di lavoro di 11 navi, pari a 37 miliardi di euro. L’ad Bono: “Se continua ripresa, a regime nella prima metà del 2022”

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Giovanni Bono, l’ad di Fincantieri, dopo aver approvato in sede di consiglio i conti al 30 giugno 2021, parla di crescita dimostrata dai ris

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Giovanni Bono, l’ad di Fincantieri, dopo aver approvato in sede di consiglio i conti al 30 giugno 2021, parla di crescita dimostrata dai risultati “economico-finanziari, di performance nel settore militare», parla di leadership sempre nel militare «nelle navi di superficie, che si aggiunge a quella già detenuta nel comparto delle navi da crociera», E poi, guarda avanti, esprimendo soddisfazione per essere presenti «su tutte le nuove tecnologie e sui relativi progetti per la loro messa a terra come, per citarne solo uno, quello per l’elettrificazione del sistema portuale italiano».

Questa la parte “politica”. Poi, ci sono i numeri. Che vedono, anzitutto, il ritorno in utile di Fincantieri Spa, dopo il rallentamento dovuto al Covid, che aveva bloccato le commesse. Il Cda presieduto dal presidente Giampiero Massolo ha confermato la guidance 2021 con ricavi in aumento di circa il 28% (3.026 milioni), Ebitda margin al 7% che sconta il trend crescente dei prezzi delle materie prime, ed Ebidta a 219 milioni (+84%).

Questi sono i principali risultati, insieme con il periodo adjusted positivo per 49 milioni (era negativo per 29 nello stesso periodo dello scorso anno). Il risultato del periodo è positivo per 7 milioni (era negativo per 137 milioni) dopo aver scontato oneri per amianto (euro 29 milioni) e per COVID-19 (euro 22 milioni). Uno dei dati più significativi è il livello record dei volumi di produzione per lo sviluppo dell’ingente carico di lavoro e il rispetto del piano di consegne, con 8,4 milioni di ore lavorate (5,6 milioni). L’indebitamento finanziario netto è salito a 1.617 milioni (1.062 milioni al 31 dicembre 2020), un dato però che non preoccupa i vertici i quali lo considerano un debito sano. E anche perché nel solo luglio con la consegna di tre navi da crociera sono stati incassati 1,5 miliardi di euro.

E ancora, il carico di lavoro complessivo per 111 navi, ha un controvalore di 37 miliardi pari a 7,1 volte i ricavi 2020, esclusi i ricavi da attività passanti. Complessivamente, nel primo semestre sono state consegnate 7 navi da 6 stabilimenti ed è prevista la consegna di altre 6 navi da crociera nel secondo. Fincantieri inoltre è prime contractor per la fornitura di 6 fregate FREMM alla Marina Militare indonesiana; la controllata Usa, Fincantieri Marinette Marine, ha ricevuto conferma per l’ordine per la seconda unità del programma FFG-62 per la US Navy, e il Gruppo ha dato la disponibilità a entrare nella vicenda Mose. Infine, l’accordo Cold Ironing con Enel X per la realizzazione e gestione di infrastrutture portuali a basso impatto ambientale e per l’elettrificazione delle attività logistiche a terra, e altro.

L’d Bono, a Marghera per la presentazione della nave Holland Rotterdam, insiste sui vaccini e sulla prudenza, e dice: «Ci auguriamo che, grazie alle stringenti misure adottate per contrastare la pandemia, campagna vaccinale in primis, possa confermarsi la forte accelerazione della ripresa, così come dimostrano i risultati che abbiamo presentato. Se tutto prosegue in questa direzione, nel primo semestre dell’anno venturo si raggiungerà pian piano il regime».

Fonte: Repubblica

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