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Piazza Affari scommette su Unicredit-Mps. Tonfo di Saipem

Il mercato torna risk on dopo le rassicurazioni della Fed. Vendite in corso su Btp, Bund e T bond, ma gli investitori stanno comprando titoli value. Balzano Leonardo e Telecom, bene Intesa e Generali

Piazza Affari scommette su Unicredit-Mps. Tonfo di Saipem

Il secondo discorso che ha tenuto ieri il presidente della Fed, Powell, con la rassicurazione che i tassi resteranno fermi fino al 2023, ha fatto balz

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Il secondo discorso che ha tenuto ieri il presidente della Fed, Powell, con la rassicurazione che i tassi resteranno fermi fino al 2023, ha fatto balzare il Dow ai massimi e calmato i mercati asiatici, con gli investitori che stanno profondamente rivedendo i protafogli azionari a favore dei titoli ciclici. E anche Piazza Affari oggi apre tonica, con un rialzo dello 0,8%.

I mercati sono tornati in mood risk on nonostante la fiammata nei rendimenti dei governativi: oggi il Btp vede lo yield salire dallo 0,7% dell’apertura allo 0,719%, ben lontano dal primo effetto Draghi al governo, quando due settimane fa rendeva lo 0,45%. Il T bond Usa decennale è a quota 1,419% dall’1,375% di inizio sessione asiatica. Vendite anche sul Bund che passa dallo 0,27% allo 0,29%. Il tutto per timori di un rialzo dell’inflazione.

Intanto Saipem, dopo i conti, cede il 5%, è il peggior titolo di Piazza Affari, per contro Tenaris guadagna il 3,4%, Leonardo quasi il 3%, bene le banche sul fronte del risiko ( Mps +1,12%, Unicredit +2%), Intesa Sanpaolo sale dell’1,15%, Banco Bpm +0,88%, Cattolica guadagna l’1,3%, Tamburi il 3%.

A Piazza Affari da monitorare quindi il settore finanziario. Oggi MF-Milano Finanza ha scritto che il governo guidato da Mario Draghi non cambierà rotta su Mps. Anzi, potrebbe imprimere un’accelerazione al processo di uscita dello Stato dal capitale della banca senese, verso un’aggregazione con Unicredit. Sono queste le prime indicazioni filtrate dal ministero dell’Economia, dove il dossier senese sarebbe già sulla scrivania del ministro Daniele Franco. Il governo dunque non cambia strategia su Mps e punta a completare la privatizzazione della banca nei termini pattuiti con le autorità europee, seco0ndon quanto riferiva ieri l’agenzia Reuters ribadendo che l’integrazione con un partner strategico eviterebbe a Mps di drenare sempre più risorse del contribuente italiano. In base agli accordi presi nel 2017 con la Commissione Ue nell’ambito del salvataggio, il Tesoro dovrà uscire dal capitale di Siena entro la fine di quest’anno.

Il cda di Saipem ha approvato il preconsuntivo consolidato del gruppo al 31 dicembre 2020 che vede una perdita netta di 1,136 miliardi di euro, a fronte di un utile di 12 milioni nel 2019. Nel quarto trimestre la perdita è stata di 120 milioni. Il gruppo non ha fornito una guidance sull’andamento del business per l’anno in corso a causa dell’incertezza legata alla crisi sanitaria.

Secondo il management, il 2021 si è aperto all’insegna dell’incertezza conseguente, da un lato, al persistere della pandemia e ai timori delle sue varianti e, dall’altro, alle aspettative legate alla scoperta e diffusione dei vaccini. Ciò nonostante, ” Saipem si presenta solida con un ampio portafoglio ordini, una robusta struttura finanziaria e interessanti prospettive di business sia nei settori tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica, senza dimenticare il ruolo importante che intende ricoprire nell’ambito degli investimenti connessi ai programmi di ripresa post pandemia lanciati dall’Europa”, scrive il gruppo.

Tenaris ha archiviato il quarto trimestre con vendite nette per 1,13 miliardi di dollari, in calo da 1,74 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine operativo lordo è sceso a 192 milioni di dollari da 290 milioni. Il gruppo prevede una graduale ripresa dei ricavi nel corso di quest’anno. Il gruppo proporrà un pagamento di un dividendo di 14 centesimi di dollaro per azione.

Intanto il consorzio guidato da Cassa depositi e Prestiti ha inviato l’offerta per l’acquisto dell’88% di Autostrade per l’Italia detenuto da Atlantia, ha reso noto ieri sera Cdp. L’offerta, secondo quanto riferito nei giorni scorsi da alcune fonti a MF-Milano Finanza, valorizza Autostrade 9 miliardi.

Gli advisor tecnici di Telecom Italia hanno completato la due diligence sulle reti di Tim e Open Fiber, che dovrebbero fondersi sulla base di un piano delineato l’anno scorso, da cui è emersa la possibilità di conseguire sinergie significative. Lo ha detto l’ad di Tim, Luigi Gubitosi, nella conference call sui risultati 2020 e sul piano al 2023. Inoltre il gruppo sta tornando la studiare la conversione dei titoli di rispamrio, riporta oggi MF-MIlano Finanza.

Quanto al settore della Difesa, Leonardo vuole quotare fino al 30% della divisione Drs entro la fine dell’anno, secondo qaunto riferito a Reuters due fonti a conoscenza della questione.

A2A ha chiuso il 2020 con un’ebitda ordinario di 1,19 miliardi, in linea con il 2019, grazie agli ottimi risultati del quarto trimestre. Sul fronte assicurativo, Aviva ha posticipato al 19 marzo la scadenza per le offerte definitive per gli asset polacchi per i quali è in corsa anche Generali, mentre proseguono i negoziati con Santander per rinnovare un accordo di distribuzione.

Trevi ha comunicato al mercato che “non raggiungerà pienamente nei tempi previsti i target di risanamento stimati dal piano al 2022 a causa degli effetti del Covid-19, e pertanto ha avviato i colloqui con le banche finanziatrici per modifcare gli accordi esistenti”.

Tra gli appuntamenti di oggi: l’assemblea straordinaria di Autogrill sull’aumento di capitale a partire dalle ore 11:00 e il cda sul bilancio di doValue, Fincantieri, Mps e Juventus. Sono poi attesi i conti di Bayer e Moderna.

Fonte: www.milanofinanza.it

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