HomeMercato finanziario

Il Bitcoin tassato (in anticipo) non piace agli investitori. Prossime fermate: 26.700 e 20.000

Critpo di nuovo in rosso, dopo i massimi storici a 42.000 dollari toccati a inizio anno. Fra regolatori scettici (Yellen e Lagarde) e vendite tattiche degli hedge fund, si insinua il tema dell'imposizione fiscale sulle plusvalenze maturate ma non realizzate

Il Bitcoin tassato (in anticipo) non piace agli investitori. Prossime fermate: 26.700 e 20.000

Mentre i mercati flettono con decisione, oggi, le criptovalute chiudono la settimana in calo del 13%, il maggiore dallo scorso settembre. Questa matti

Politiche attive, maxi piano del Governo per andare in “GOL”
Borse europee: partenza negativa, attesa per parole Yellen
E’ un buon momento per investire in Bitcoin ?

Mentre i mercati flettono con decisione, oggi, le criptovalute chiudono la settimana in calo del 13%, il maggiore dallo scorso settembre. Questa mattina il Bitcoin cede l’1,8% a 30.172 dollari, l’Ethereum il 3,7% a 1.130, il Ripple il 4,5% a 0,26, il Monero il 4,5% a 129,65. In particolare il Bitcoin viene scambiato oltre il 20% al di sotto del massimo record di 42.000 dollari raggiunto due settimane fa mentre le criptovalute catturano l’attenzione dei regolatori. Ieri, durante un’audizione al Senato degli Stati Uniti, Janet Yellen, scelta dal presidente Joe Biden per dirigere il Tesoro, ha espresso preoccupazione per il fatto che le cripto possano essere utilizzate per finanziare attività illegali. Il discorso ha fatto seguito a un avvertimento, la scorsa settimana, da parte del presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, favorevole ad una regolamentazione globale su queste valute digitali.

Ma le ragioni dietro alle vendite paiono essere anche diverse. Infatti i cali sono sopraggiunti dopo che l’asset è alzato del 700% al di sopra dei minimi segnati a marzo 2020 di 3.850 dollari. Fra i fattori che sembrano aver innescato l’ultima vendita di cripto, secondo Coindesk, ci sarebbe il taglio della leva finanziaria, soprattutto in Asia, con l’inizio del sell-off partito ieri mattina e i timori che un minor numero di acquirenti stia arrivando sul mercato, anche perché vi è incertezza sulla posizione politica nei confronti delle cripto da parte dell’amministrazione del presidente Joe Biden.

Dal punto di vista tecnico, “il successivo livello di supporto secondo il metodo Fibonnacci si trova a quota 26.700 dollari”, ha detto a CoinDesk Jean-Marc Bonnefous, partner della società di investimento Tellurian Capital. Alcuni investitori istituzionali, fra i quali gli hedge fund, potrebbero utilizzare l’incertezza del mercato come motivo per trarre profitto. Molti di questi operatori finanziari tradizionali negli Stati Uniti e in Europa sono arrivati sul mercato delle cripto prima della parte più ripida della corsa e hanno quindi maggiori probabilità di trovarsi a livelli di profitto più elevati visti i prezzi correnti.

Ma alcuni potenziali investitori potrebbero essere spaventati dal non sapere cosa farà l’amministrazione Biden riguardo a bitcoin e alle criptovalute. “Janet Yellen, nominata segretaria al Tesoro dal presidente Biden, ha lanciato una possibile proposta di imposta non realizzata (unrealized tax) che avrebbe un impatto sugli investitori di criptovaluta e che può aver spinto le vendite”, ha spiegato John Todaro, direttore della ricerca istituzionale di TradeBlock.

Le plusvalenze non realizzate si riferiscono all’aumento teorico del valore delle attività in capo agli investitori. Yellen ha detto che intende valutare la possibilità di tassare i guadagni non realizzati per aumentare le entrate del governo, ha scritto l’agenzia Reuters. Le plusvalenze vengono realizzate solo quando l’investitore vende l’attività a un prezzo superiore a quello inizialmente pagato per acquistarlo. La possibilità di tassare gli investitori facoltosi sui guadagni ancora da realizzare è stata delineata dal senatore democratico Ron Wyden, che probabilmente diventerà presidente della commissione Finanze del Senato.

La corsa al rialzo di Bitcoin potrebbe aver raggiunto il picco e la criptovaluta potrebbe subire un significativo calo dei prezzi, secondo Scott Minerd, Chief Investment Officer di Guggenheim Partners. “Per il momento, probabilmente abbiamo già visto il massimo del bitcoin per l’anno”, ha commentato Minerd a CNBC, aggiungendo che la criptovaluta potrebbe portarsi a 20.000 dollari, visto il prezzo della valuta digitale è raddoppiato nel corso di un mese. Guggenheim Partners, che gestisce asset per un valore di oltre 230 miliardi dollari, ha iniziato a investire in bitcoin quando la cripto veniva scambiata a 10.000 dollari.

Il Bitcoin ha raggiunto il record di 41.962 dollari l’8 gennaio e da allora è sceso. Il trend rialzista è iniziato all’inizio di ottobre, quando l’asset veniva scambiato vicino a 11.000 dollari e la crescita, secondo i dati di CoinDesk, è diventata velocissima nella seconda metà di dicembre, con i prezzi che sono raddoppiati da 19.000 a 38.000 dollari.

Fonte: www.milanofinanza.it

Commenti