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Leonardo, Fincantieri e Avio: chi sono i clienti di Defence Tech

Defence Tech si quoterà al nuovo AIM, Euronext Growth Milan, della Borsa di Milano. Conti, partecipazioni e soci della società presieduta da Aurelio Regina (che farà cassa la quotazione)

Leonardo, Fincantieri e Avio: chi sono i clienti di Defence Tech

Pronta l’Ipo di Defence Tech Holding, a capo delle società Donexit, FoRaMil e Next attive nei settori Cyber Security e Data Intelligence. Il gruppo

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Pronta l’Ipo di Defence Tech Holding, a capo delle società Donexit, FoRaMil e Next attive nei settori Cyber Security e Data Intelligence.

Il gruppo presieduto da Aurelio Regina ha presentato a Borsa Italiana la Comunicazione di Pre-Ammissione funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni sull’AIM Italia.

La data prevista di inizio delle negoziazioni è il 29 ottobre 2021.

“A partire dal 2017 ci siamo posti un obiettivo ambizioso, ossia sviluppare un polo italiano tecnologico di eccellenza, creando una holding per poi procedere con un progetto di consolidamento attraverso acquisizioni e aggregazioni di aziende che offrono servizi e prodotti nell’ambito della difesa e dell’aerospazio, oltre che nel mercato della cyber security” ha spiegato Aurelio Regina in un’intervista al Corriere della Sera.

Ricordiamo infatti che la Defence Tech Holding ha acquisito le due aziende del settore difesa e cyber security, Foramil Srl e Donexit Srl. Nel 2018, dopo aver espletato le condizioni poste dal governo Conte con l’esercizio dei poteri speciali golden power, Defence Tech ha acquisito anche Next Srl (sfuggita l’anno prima a un’acquisizione francese stoppata dal governo Gentiloni).

Tutti i dettagli sulla quotazione di Defence Tech Holding e non solo.

IL COLLOCAMENTO

“Ad affiancarci nel percorso verso il collocamento è Equita”, ha raccontato Regina al Corriere, specificando che l’obiettivo è collocare il 30% della società, che attualmente vede lo stesso Regina azionista a circa il 60%, mentre l’amministratore delegato Emilio Gisondi detiene un’ulteriore quota del 30% del capitale.

L’intervallo di prezzo delle azioni è stato fissato tra un minimo di 3,80 euro ed un massimo di 5,50 euro per azione.

COSA FA DEFENCE TECH HOLDING

Defence Tech Holding, creata nel 2010 e con sede a Roma, opera nei settori Cyber Security e Data Intelligence.

Il gruppo comprende tre società operative: Next Srl, società di ingegneria specializzata nello sviluppo e integrazione di sistemi complessi; Donexit Srl, le cui aree di competenza ono Difesa, Training & Simulation, System Integration e Cyber Security e Fo.Ra.Mil. Srl, società specializzata nella logistica delle infrastrutture di sicurezza in ambito militare, navale e civile sul territorio nazionale ed estero.

La società sviluppa prodotti proprietari ed eroga servizi ad alto valore aggiunto per il sistema Difesa e le Infrastrutture Civili, servendo sia clienti aziendali che governativi.

“Il progetto di Regina e Gisondi transita anche attraverso la collaborazione con la nuova Agenzia della Cyber Security, che nella propria sfera di azione include le più importanti imprese strategiche italiane. L’ampliamento dell’offerta di servizi e prodotti alla clientela corporate dovrebbe assicurare a defence Tech Holding un’accelerazione al percorso di crescita già iniziata nel primo semestre: dopo avere archiviato il bilancio dello scorso anno a quota 17,2 milioni, nella prima metà del 2021 il giro di affari si è attestato a circa 10 milioni” spiega il Corriere della Sera.

L’ESERCIZIO DEL GOLDEN POWER NEI CONFRONTI DELLA FRANCESE ALTRAN

A questo proposito, prima di essere inglobata nella Holding di Regina nel 2017 Next Srl era sull’orlo del concordato preventivo. Come aveva riportato il Corriere “ha a Roma 216 addetti, tra ingegneri e informatici. Ha avuto una manifestazione di interesse da parte della multinazionale della consulenza Altran [ora Capgemini Engineering] che ne rileverebbe la totalità del capitale a seguito di costituzione di una newco, salvaguardando i posti di lavoro. Ma il governo si è opposto all’operazione, esercitando i poteri speciali derivanti dalla golden power”.

“Next — ricordava all’epoca il Corriere — è storicamente legata ad un rapporto di fornitura con la Selex, gruppo Leonardo. Rapporto che interessa l’Enav, perché i software di gestione del traffico degli aeroporti si avvalgono anche della consulenza degli ingegneri di Next. Così come Mbda, principale consorzio europeo di missili e tecnologie per la difesa, partecipato da Leonardo, dai francesi di Airbus e dagli inglesi di BAE Systems”.

CONDIZIONI E PRESCRIZIONI NELL’ACQUISIZIONE OPERATA DA DEFENCE TECH HOLDING

Il 7 giugno 2018 il Consiglio dei ministri del governo Conte ha deliberato di esercitare, a tutela degli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale, i poteri speciali (Golden Power), con l’imposizione di condizioni e prescrizioni, in relazione all’operazione di acquisizione delle azioni costituenti l’intero capitale sociale della Next Ingegneria dei Sistemi s.p.a. da parte della società Defence Tech Holding s.r.l., nonché per le società controllate Donexit e Fo.Ra.Mil..

“Nel frattempo Defence Tech Holding ha sviluppato tecnologie proprietarie, con l’obiettivo di fornire soluzioni nel campo delle comunicazioni sicure, della cyber security e dei data intelligence. Di recente gli ingegneri, che rappresentano oltre il 60% dei circa 250 dipendenti, e i tecnici della società hanno sviluppato una tecnologia che garantisce comunicazioni anonime, tutelando privacy e sicurezza all’interno di un network completamente autonomo” ha ricordato il Corriere.

I SOCI

A oggi il capitale sociale di Defence Tech Holding è costituito da 18.400.000 azioni ordinarie. Il 62,1% appartiene a Comunimpresa Srl (11.424.050 azioni), controllata al 100% da Aurelio Regina (Presidente del cda); il 30,4 è nelle mani di Starlife Srl (5.599.920 azioni), controllata al 67% da Emilio Gisondi (ad) e il 33% a Pietro Forgione (Direttore Commerciale e Marketing e Direttore Area Cyber & Technologies). Infine, il restante 7,5% è di Ge.Da. Europe Srl (1.376.030 azioni), controllata al 100% da Annarita Balducci.

CHI È AURELIO REGINA

Oltre a presiedere Defence Tech Holding, Aurelio Regina è Vice-Presidente e azionista di Manifatture Sigaro Toscano e Partner di Egon Zehnder International; è Presidente di Sisal Spa e di Sisal Group Spa.

Si legge sul sito di Confindustria (di cui è delegato Energia) su Regin: “Laureato con lode in Scienze Politiche alla LUISS di Roma, è stato Responsabile Comunicazione e Relazioni con le Istituzioni Pubbliche di Procter & Gamble Italia, CEO di Philip Morris Corporate Services Inc. e Philip Morris srl. Già Presidente di Unindustria e Presidente di Confindustria Lazio, ha ricoperto la carica di Consigliere Delegato di British American Tobacco Italia, Presidente e Vice Presidente di Credit Suisse Italy S.p.A. e Presidente della Fondazione Musica per Roma. Dal 2012 al 2014 è stato Vice Presidente di Confindustria con delega allo Sviluppo Economico. Attualmente è Vicepresidente del Centro Studi Americani, Membro del Board di Aspen Institute Italia, e Consigliere di Cerved Information Solutions Spa. Nel 2019 stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Matterella”.

I NUMERI

Defence Tech Holding ha registrato nel 2020 un fatturato pari a 50.000 euro contro il nulla di fatto riportato nell’anno precedente. Il bilancio 2020 risulta in deficit: Defence Tech ha registrato una perdita di 5.251 euro contro (in calo rispetto alla perdita di 28.543 euro del 2019). I costi della produzione si attestano a 51.612 euro.

La società ha un totale debiti di 796.040 euro.

Dal conto economico si evince quindi che la società è una mera holding finanziaria, non ha personale alle proprie dipendenze. L’attività della società è in sostanza la gestione delle partecipazioni nelle due società controllate Donexit e Fo.Ra.Mil.

AERONAUTICA MILITARE, ESERCITO MA ANCHE FINCANTIERI E LEONARDO TRA I CLIENTI

Il 76% dei ricavi del gruppo deriva da “enti governativi italiani”: tra cui la Presidenza del Consiglio e il ministero della Difesa.

Tra i principali clienti figurano le tre forze armate italiane: Aeronautica, Esercito e Marina ma anche le società Avio, Leonardo, Mbda, Thales Alenia Space e Fincantieri.

Fonte: Startmagazine

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