C'è l'intesa di massima con Bruxelles per il decollo di Ita, un via libera che servirà a far approvare il piano della newco e a sbloccarne il decollo.
C’è l’intesa di massima con Bruxelles per il decollo di Ita, un via libera che servirà a far approvare il piano della newco e a sbloccarne il decollo. “A seguito di discussioni intense e costruttive a tutti i livelli, la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sui parametri chiave per garantire la discontinuità economica tra Ita e Alitalia”.
La conferma è arrivata dalla portavoce della vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, al termine dell’incontro a Bruxelles col ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e quello dell’Economia, Daniele Franco, collegato in videoconferenza. Non è ancora il via libera definitivo, ma scioglie il nodo che ancora teneva legata la newco. “I contatti continueranno ora a pieno ritmo a livello tecnico”.
Nel question time alla Camera, il ministro Franco aveva anticipato che Ita partirà con una flotta e una rete di collegamenti inferiori a quelli dell’attuale Alitalia, e con metà dei dipendenti (tra 4.500 e 5mila), ma riuscendo a mantenere il marchio e più slot del previsto su Linate.
Il decreto Sostegni-bis ha appena confermato per il 2021 la possibilità, per il Ministero dell’Economia, di rafforzare il capitale sociale o la dotazione patrimoniale della newco fino a 3 miliardi di euro, misura prevista ma andata a vuoto già per il 2020.
Lo stesso decreto assegna fino a 100 milioni di euro, sotto forma di prestito ponte, all’Alitalia in amministrazione straordinaria per garantire la continuità gestionale e operativa. La decisione si è resa necessaria, spiega la relazione tecnica, proprio per i ritardi delle trattative con Bruxelles per l’approvazione del piano industriale della newco Ita.
Fonte: www.milanofinanza.it