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Il franchising non conosce crisi

Il franchising non conosce crisi

Il franchising non conosce crisi. Anzi. In un mercato del lavoro poco effervescente, sono sempre di più i giovani pronti a lanciarsi in iniziative imp

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Il franchising non conosce crisi. Anzi. In un mercato del lavoro poco effervescente, sono sempre di più i giovani pronti a lanciarsi in iniziative imprenditoriali in proprio per sopperire alla carenza del posto fisso o per sottrarsi ai vincoli del lavoro impiegatizio. Tra queste, l’apertura di esercizi commerciali in franchising capaci di generare un buon ritorno economico con un investimento iniziale piuttosto limitato. Lo sanno bene gli analisti di Assofranchising che hanno scattato una fotografia del settore, mettendo in luce un vero e proprio boom di nuovi giovani imprenditori in Italia (+32% soltanto nel 2016), capaci di sostenere la crescita del comparto nonostante il calo medio dei consumi. «Ogni anno 150 mila giovani tra i 25 e i 35 si avvicinano al franchising per verificare la possibilità di entrare nel mondo del commercio in affiliazione», si legge nell’ultimo rapporto sullo stato di salute del franchising. «Per il 60% sono maschi (ma il numero delle donne è in costante aumento), che provengono per il 65% dal nord Italia, oltre che dal sud (22,5%) e dal centro (12,5%)». Sono per lo più impiegati (27%), commercianti (15%), lavoratori autonomi (15%), piccoli imprenditori (10%), studenti (10%). Solo l’8% degli intervistati è disoccupato. E sono spinti dalla voglia di auto-imprenditorialità (53%), dall’aspirazione a soddisfazioni economiche (49%), dalla fiducia nella distribuzione moderna (25%). O anche dalla difficoltà di trovare un posto fisso (6%).
Al di là dello spaccato socio-economico, il business del franchising non sembra essere mai andato tanto forte come oggi. E i numeri ne danno conferma. Negli ultimi tre anni il giro d’affari è cresciuto del 3% arrivando a superare i 24 miliardi di euro a livello nazionale, mentre il numero complessivo degli addetti ha registrato un +4% soltanto nel 2016 (oltre 195 mila nuovi dipendenti).

 

 

 

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