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I cuccioli di foca sanno abbassare o alzare il tono di voce

I cuccioli di foca sono in grado di modulare il tono della loro voce in risposta ai rumori ambientali, a seconda delle necessità.

I cuccioli di foca sanno abbassare o alzare il tono di voce

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Gli esseri umani sono una specie molto loquace, per la quale la comunicazione verbale è fondamentale in ogni interazione sociale. Il controllo delle nostre capacità vocali è una caratteristica che condividiamo con pochi altri mammiferi, che raramente sono in grado, per esempio, di imparare a imitare e riprodurre certi suoni. Un’altra capacità tipicamente umana è quella di saper regolare l’altezza del tono di voce a seconda delle condizioni ambientali in cui ci si trova a parlare.

PER FARSI SENTIRE. Uno studio pubblicato su Philosophical Transactions of the Royal Society dimostra che c’è almeno un altro mammifero che è in grado di alzare o abbassare la voce a piacimento, per facilitare la comunicazione: la foca, i cui cuccioli imparano fin da piccoli come farsi sentire dai genitori anche in mezzo al caos.

AmbienteLe foche applaudono per comunicare

I soggetti dello studio sono otto cuccioli di foca comune (Phoca vitulina), di età compresa tra 1 e 3 settimane, che erano ospiti del Dutch Sealcentre Pieterburen, un centro di riabilitazione olandese nel quale hanno trascorso qualche mese in attesa di essere lasciati nuovamente liberi.

FACCIAMO UNA PROVA? I ricercatori hanno approfittato della loro permanenza per sottoporli a un esperimento. Prima sono andati nel vicino mare di Wadden a registrare suoni ambientali (onde, vento…), che sono stati poi manipolati per ottenere tre versioni della stessa registrazione, a un volume sempre crescente: il dettaglio fondamentale è che in tutte e tre le versioni il suono era alla stessa altezza, identica a quella della voce dei cuccioli. Dopodiché hanno fatto ascoltare questi suoni alle foche per diversi giorni consecutivi, e ne hanno registrato i richiami.

Quello che hanno scoperto è che le foche hanno reagito sia all’aumento di volume, sia al fatto che il mare registrato emetteva un suono la cui altezza era identica a quella dei loro richiami. Nel primo caso le foche hanno reagito come facciamo noi esseri umani, secondo quello che si chiama effetto Lombard: hanno alzato il volume dei loro richiami per sovrastare quello del mare. Il secondo caso è ancora più interessante: i cuccioli di foca hanno abbassato l’altezza della loro voce, emettendo dunque suoni più gravi che si sentono meglio sopra il rumore del mare.

COME NOI! È la stessa strategia che usiamo noi esseri umani, e che tra i mammiferi si ritrova nei pipistrelli e in pochissimi altri casi: tutti gli altri, in presenza di rumori, si limitano ad alzare il volume della voce, senza alterarne l’altezza. Il fatto che i cuccioli di foca abbiano un controllo vocale così totale già a poche settimane di vita è sorprendente, e potrebbe voler dire il cervello di questi pinnipedi nasconde anche il segreto di (o almeno qualche indizio su) come noi umani abbiamo imparato a parlare.

Fonte: Focus

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