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Borse europee vivaci in attesa Fmi

Gli operatori segnalano volumi sottili in un mercato volatile dal clima ancora post-festivo. Il focus resta sull'andamento della campagna vaccinale, in una giornata non particolarmente ricca di spunti. Oggi il Fondo monetario internazionale pubblica sia il World Economic Outlook sia il Global Financial Stability Report. Spread Btp/Bund poco mosso

Borse europee vivaci in attesa Fmi

Avvio molto positivo per i mercati europei (Dax +1,35%, Cac40 +0,76%, Ftse100 +1,23% e Ftse Mib +0,69% a 24.879 punti) nella prima seduta dopo il lung

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Avvio molto positivo per i mercati europei (Dax +1,35%, Cac40 +0,76%, Ftse100 +1,23% e Ftse Mib +0,69% a 24.879 punti) nella prima seduta dopo il lungo ponte pasquale, nonostante i future di Wall steeet negativi (-0,31% il Dow Jones e -0,34% l’S&P500). Gli operatori segnalano volumi sottili in un mercato volatile dal clima ancora post-festivo. Il focus resta sull’andamento della campagna vaccinale, in una giornata non particolarmente ricca di spunti. Inoltre oggi il Fondo monetario internazionale pubblica sia il World Economic Outlook sia il Global Financial Stability Report. Il 30 marzo, al termine della missione Article IV sull’Italia, il Fondo ipotizzava per l’anno in corso una crescita di circa il 4,25%.

Molti indici azionari stanno raggiungendo i massimi storici, come l’indice statunitense S&P500, in rialzo del 26% dal gennaio 2020, l’indice MSCI Emerging Markets del +24% e persino l’indice giapponese Nikkei, che ha raggiunto i livelli toccanti all’inizio del 1989. Osservando queste cifre sembra che la crisi sanitaria sia ormai passata, il che da vari mesi desta preoccupazione tra gli investitori, poiché i mercati finanziari sembrano in anticipo rispetto alla realtà quotidiana.

In pochi mesi, gran parte del divario di performance sia tra ciclici e difensivi sia tra value e growth è stato colmato. Il recupero è già avvenuto? La riapertura delle economie è già nei prezzi? “Il confronto storico indica che finché restiamo in fase di ripresa economica, accompagnata da un aumento dei tassi d’interesse, è bene continuare a favorire i titoli ciclici e value. Il momentum dei loro utili per azione inizierà ad accelerare e a superare di gran lunga i titoli difensivi e growth. I mercati finanziari stanno anticipando la ripresa economica, che però non è ancora iniziata, soprattutto in Europa”, ha sottolineato Nadège Dufossé, Head of Cross Asset Strategy di Candriam.

“L’inflazione e i tassi potrebbero temporaneamente superare le aspettative di un consensus relativamente cauto e determinare una sovraperformance molto più forte di asset/regioni/settori che tradizionalmente ne beneficiano. L’Europa rimane un’ottima scelta in questo contesto, così come il settore bancario e quello delle materie prime”, ha aggiunto Dufossé che vede due tipi di rischi. Nel breve termine, “la gara tra vaccini e nuovi ceppi virali non ha ancora un vincitore. Ulteriori lockdown rallenteranno la ripresa economica e potrebbero produrre delusioni temporanee nei dati economici. Nei prossimi sei mesi, il principale rischio identificabile è quello legato al venir meno del sostegno monetario e fiscale. La credibilità delle Banche centrali e il controllo dei rialzi dei tassi saranno essenziali per entrare in una fase di crescita più normalizzata nel 2022, senza troppa volatilità. Allo stesso modo, il finanziamento dei piani di sostegno economico tornerà più intensamente nel dibattito una volta che saremo usciti da questo lungo tunnel di restrizioni. Dobbiamo tenere a mente la traiettoria e resistere alle fasi di volatilità che attraverseremo nelle prossime settimane”, ha concluso l’esperto.

Invece, la decisione della Corte costituzionale tedesca di sospendere il processo di ratifica del Next Generation EU è un rischio per l’obbligazionario dell’Eurozona nelle prossime settimane, secondo gli strategist di Barclays. “Anche se non riteniamo che un esito molto negativo sia probabile, un esito negativo non può essere escluso data la natura giuridica del dibattito”, hanno puntualizzato gli esperti. Un risultato negativo potrebbe causare un significativo ampliamento degli spread nell’Eurozona visto che gli investitori acquisterebbero asset rifugio come il Bund, spingendo al ribasso il rendimento del decennale tedesco.

Comunque stamani lo spread Btp/Bund è stabile a quota 96 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,64%. Questa sera a mercati chiusi il Tesoro rende noti i dettagli del collocamento di Bot a 12 mesi di venerdì prossimo, 9 aprile. In un’intervista a Milano Finanza il responsabile del debito, Davide Iacovoni, ha detto che il Tesoro si attende una raccolta minore rispetto alle altre volte dal nuovo Btp futura a 16 anni che sarà offerto tra il 19 e il 23 aprile. Parlando ancora delle emissioni fuori calendario, Iacovoni ha detto che Via XX Settembre non ha ancora deciso se riaprire nell’ultima parte dell’anno il Btp green collocato con buona risposta a inizio marzo per 8,5 miliardi. Stesso discorso per un eventuale nuovo Btp Italia: non era nei piani, ma non è da escludere visto il recente miglioramento del mood di mercato sui titoli inflation-linked.

Fonte: www.milanofinanza.it

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