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Borse Ue in cauto rialzo dopo i record di Wall Street. Spread stabile a quota 100

I mercati europei si dirigono verso un filotto di chiusure positive in settimana. Il Tesoro Usa su GameStop: "Salvaguardare l'integrità dei mercati". Ieri il titolo ha perso ancora il 42%, Robinhood fa ripartire gli scambi

Borse Ue in cauto rialzo dopo i record di Wall Street. Spread stabile a quota 100

MILANO - Ore 9:30. I listini europei partono in cauto rialzo puntando a un filotto settimanale di sedute positive, dopo i nuovi record stampati a Wall

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MILANO – Ore 9:30. I listini europei partono in cauto rialzo puntando a un filotto settimanale di sedute positive, dopo i nuovi record stampati a Wall Street da Nasdaq e S&P500. Milano sale dello 0,63%, con le banche ancora in evidenza, mentre Londra e Francoforte sono invariate e Parigi sale dello 0,5%.

Le azioni globali sono, in generale, vicine ai massimi mentre la stagione di trimestrali prosegue con risultati positivi per gli investitori e il mercato del lavoro ha dato segnali positivi dagli Stati Uniti: andranno verificati dal rapporto mensile atteso in giornata. Dalla Gran Bretagna, la BoE si è detta di aspettarsi un forte recupero spinto dalla campagna vaccinale mentre in Francia nuovi lockdown sono momentaneamente esclusi: insomma, una serie di indicazioni che – pur restando nel mezzo della pandemia – fanno propendere i mercati per l’ottimismo. A peggiorare un poco l’umore c’è il dato tedesco degli ordini all’industria: -1,9% a dicembre, peggio delle attese.

In Italia, l’attenzione va tutta sulla formazione del governo di Mario Draghi. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si conferma alla quota simbolica di 100 punti base, dopo esser sceso alla vigilia fin sotto come segno della fiducia che gli investitori nutrono nei confronti dell’ex banchiere centrale. Livelli che non si vedevano dalla fine del 2015. Il rendimento del Btp decennale è oggi in leggero ribasso allo 0,54 per cento.

Caso GameStop, riunione al Tesoro con Sec e Fed
Tra i casi del momento, si registra un aggiornamento nella saga di GameStop. Ieri il titolo che era stato spinto dai piccoli trader contro le scommesse al ribasso dei fondi speculativi ha perso il 42% a 53,5 dollari, con un calo complessivo di oltre il 70% nelle ultime cinque sedute. Basta però ricordare che quattro mesi fa GameStop valeva sei dollari per ricordarsi quanto sia stata importante la sua cavalcata. Tanto che il Tesoro Usa guidato da Janet Yellen gli ha dedicato una riunione con i numeri uno della Sec e della Federal Reserve dopo la quale ha commentato il caso affermando che “è imperativo salvaguardare l’integrità dei mercati finanziari e assicurare la protezione degli investitori”. Il Tesoro Usa ha specificato che “l’infrastruttura core dei mercati Usa è stata resiliente durante l’elevata volatilità e i forti volumi di trading” che hanno caratterizzato i recenti eventi. Il Tesoro ha aggiunto che la Sec e la Commodity Futures Trading Commission stanno “rivalutando se le pratiche di trading siano coerenti con la necessità di proteggere gli investitori e di garantire mercati giusti ed efficienti”. Dalla piattaforma di trading Robinhood, intanto, sono spariti i limiti alle contrattazioni su titoli quali GameStop e Amc.

Borse asiatiche in positivo, dollaro ancora giù in attesa del lavoro Usa
Anche le Borse asiatiche si sono mosse in positivo: Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,54%, Shanghai avanza dello 0,4%, Hong Kong dello 0,5% e Seul dell’1,06%. A galvanizzare i listini sono le aspettative di nuovi stimoli negli Usa, dove ieri i mercati hanno apprezzato i dati sui sussidi di disoccupazione, scesi sotto le 800.000 unità. E’ poi arrivata l’attesa richiesta di J&J per l’autorizzazione d’emergenza per il suo vaccino contro il coronavirus alle autorità statunitensi. Il procedimento richiederà alcune settimane. Se approvato sarà il terzo vaccino che ottiene il disco verde negli Stati Uniti dopo Pfizer-BioNTech e Moderna.

L’euro cede ancora terreno sul biglietto verde e apre sotto quota 1,20 dollari, ai minimi da dicembre. Il rally del dollaro è legato alle aspettative di ripresa negli Usa, che sono maggiori di quelle europee. La moneta europea passa di mano a 1,1965 e 126,25. Dollaro/yen a 105,51. Giù lo yuan che sul mercato offshore si attesta a 6,4835 sul dollaro. Ieri il presidente Joe Biden ha messo a punto la sua politica estera, rivedendo drasticamente le posizioni di Donald Trump, ma sulla Cina ha mantenuto un profilo aggressivo.

Sul fronte del petrolio, infine, nota Bloomberg che il quadro generale sembra rasserenato nelle ultime sedutie e il barile è indirizzato verso la sua maggior crescita settimanale da ottobre, nella convinzione che l’Opec e gli alleati del cartello continueranno a tenere il mercato sott’occhio. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano dello 0,59% a 56,56 dollari, dopo un top a 56,84 dollari e quelli sul Brent crescono dello 0,5% a 59,13 dollari, dopo un top a 59,41 dollari. La soglia dei 60 dollari si avvicina. Più in generale sui mercati la domanda continua a essere sostenuta, mentre le scorte sono in calo.

Fonte: www.repubblica.it

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