HomeEuropa e economia

Csc. Probabile rialzo delle stime per il 2018

Csc. Probabile rialzo delle stime per il 2018

Il centro studi di Confindustria nella sua analisi mensile Congiuntura flash rileva che l'economia italiana è ancora in probabile accelerazione. Il Cs

Istat. A marzo inflazione in ripresa
Padoan: “La crescita migliora. I numeri ci danno ragione”
Brexit, von der Leyen e Michel hanno firmato accordo commerciale

Il centro studi di Confindustria nella sua analisi mensile Congiuntura flash rileva che l’economia italiana è ancora in probabile accelerazione. Il Csc segnala che per l’Italia gli indicatori disponibili sono coerenti con una variazione del PIL dell’1,5% nel 2017 nonostante la debolezza del fatturato dei servizi e che resta probabile il rialzo delle stime per il 2018. Tutto ciò grazie a esportazioni in espansione principalmente grazie alle vendite extra-Euro area. L’attività industriale ha un abbrivio molto positivo nel 4° trimestre e gli investimenti mostrano un elevato slancio.

Tutto ciò mentre la crescita mondiale si consolida nel quarto finale del 2017. Gli indicatori PMI di ottobre (Markit) evidenziano miglioramenti per produzione, occupazione e attese sull’attività futura. L’espansione è diffusa a tutte le principali economie avanzate (Eurozona, USA, Giappone e UK), con la massima sincronia da quando i dati sono disponibili (fine 2009). In ordine sparso gli emergenti, con la Cina in rallentamento.

L’attività manifatturiera globale ha accelerato al passo più rapido da sei anni e mezzo (PMI a 53,5 in ottobre). È trainata dalla produzione di beni strumentali, specie quelli tecnologici, segnalando un rafforzamento del ciclo mondiale degli investimenti. Sale anche il ritmo di espansione dell’output di semilavorati. Ciò suggerisce una robusta dinamica degli scambi mondiali a fine anno (dopo +1,4% nel 3o trimestre), in linea con le indicazioni del PMI ordini esteri (52,7 in ottobre, sui massimi da inizio 2011).

Proseguono a ritmi alti crescita e commercio mondiali. I dati qualitativi di fiducia e ordini continuano ad anticipare miglioramenti diffusi e sincronizzati in tutte le economie avanzate e gli indicatori anticipatori prospettano più slancio nel 2018 anche per gli emergenti. L’Area euro chiude il 2017 con la crescita annua più alta dell’ultimo decennio, negli USA la disoccupazione è la più bassa dal 2000, in Giappone la ripresa si è consolidata ed estesa a tutte le componenti della domanda. Nei BRIC l’export e l’aumento dei prezzi delle materie prime trainano la crescita; in Cina anche la domanda interna.

Commenti