Dopo l'incontro di oggi tra Governo e sindacati per l’accordo sulle pensioni il segretario generale della Cgil Susanna Camusso valuta ancora negat
Dopo l’incontro di oggi tra Governo e sindacati per l’accordo sulle pensioni il segretario generale della Cgil Susanna Camusso valuta ancora negativamente le proposte dell’Esecutivo. Al termine della riunione Camusso ha definito le proposte sull’aspettativa di vita e la platea degli esentati da quota 67 avanzate dal governo “insufficienti” spiegando che “Le distanze sono ancora molto significative e le proposte fatte oggi non delineano una facile soluzione”. “Abbiamo un incontro sabato, il tempo tra qui e quell’incontro il governo dovrebbe impegnarlo per definire una risposta a tutti i punti della nostra piattaforma”. Il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan ha detto: “Abbiamo chiesto al governo di scrivere le proposte: alcune sono molto buone rispetto al giudizio della mia organizzazione e coerenti, altre vanno corrette e precisate meglio, altre mancano”. La cosa che per noi ha più significato emersa dal governo, ha detto, è che “alle 15 categorie” da esentare da quota 67, “se ne potranno aggiungere, dopo il lavoro della commissione, altre” a cui bloccare l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Secondo il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, “bisogna fare in modo che questa settimana maturino le risposte che abbiamo considerato un pò insufficienti”. Il sindacalista ha ribadito la richiesta del sindacato di “allargare la platea” dei lavori gravosi da escludere dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni nel 2019 e ha aggiunto che bisogna fare sì che le risorse risparmiate non scompaiano tra le pieghe del bilancio e restino nella previdenza.
