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Infrastrutture: Giovannini, serve finanza privata, il pubblico non farà tutto

Il ministro presenta i rapporti elaborati dalle commissioni di studio istituite dal Mims: per sostenibilità serve visione integrata

Infrastrutture: Giovannini, serve finanza privata, il pubblico non farà tutto

Per realizzare le infrastrutture da qui al prossimo futuro, «serve la finanza privata, perché la finanza pubblica non farà tutto, non po

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Per realizzare le infrastrutture da qui al prossimo futuro, «serve la finanza privata, perché la finanza pubblica non farà tutto, non potrà fare tutto ed è bene che sia così». La previsione è del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini nella presentazione dei rapporti delle Commissioni di studio sull’impatto dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture e i sistemi di mobilità e sulla finanza per le infrastrutture sostenibili.

Il lavoro svolto in particolare dalla commissione che ha lavorato sugli schemi di finanziamento delle opere, ha detto Giovannini, segnala «innovativi modelli di partenariato pubblico-privato in grado di orientare a tali finalità la crescente attenzione degli investitori nazionali e internazionali ai temi legati alla sostenibilità».

Una visione integrata per la sostenibilità

Giovannini ha sottolineato come i rapporti elaborati dalle commissioni istituite dal Mims mostrino «come sia necessario non solo fare degli interventi specifici su questo o quell’aspetto ma avere una visione integrata delle politiche per trasformare il nostro paese nel senso della sostenibilità. Questa visione integrata richieste un cambiamento culturale».

«È un’operazione complessa che richiede tempo, ma i tempi sono necessariamente stretti», ha puntualizzato il ministro. In particolare, sul tema del cambiamento climatico e della crisi climatica Giovannini ha evidenziato come meno attenzione viene data alla tematica «dell’adattamento al cambiamento climatico che impatta direttamente sulle infrastrutture e la mobilità» ma «abbiamo, attraverso il Pnrr e altre fonti finanziarie, compresa l’ultima legge di bilancio per investire per la trasformazione nostro sistema socio-economico nella direzione indicata dal Next generation Eu e dal Green New Deal europeo».

I rischi e le opportunità della crisi climatica

«Il cambio di paradigma verso uno sviluppo sostenibile non è più rinviabile – ha detto il ministro – così come un forte investimento per rendere resilienti al cambiamento climatico le infrastrutture e i sistemi di mobilità del nostro Paese. I Rapporti presentati oggi mostrano non solo i rischi che corre l’Italia a causa della crisi climatica, ma anche le opportunità esistenti per operare, insieme al settore privato, scelte in grado di mitigarne gli effetti sui sistemi ferroviari, idrici, stradali, portuali, urbani da cui dipende il nostro sistema socioeconomico, adattandoli alle nuove condizioni climatiche e beneficiando delle nuove tecnologie». «Grazie al lavoro svolto dalle due Commissioni – ha sottolineato sempre Giovannini – disponiamo finalmente di analisi approfondite, basate su evidenze scientifiche, e proposte per cambiare il modo di disegnare e realizzare le infrastrutture e la mobilità del futuro».

Fonte: Il Sole 24 Ore

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