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Intelligenza artificiale: arriva la prima giornalista

L'intelligenza artificiale si fa donna, e giornalista: Kuwait News ha presentato la nuova conduttrice creata tramite AI.

Intelligenza artificiale: arriva la prima giornalista

Fonte: Alfemminile.com (Caricato da Monica Origgi) “Sono Fedha, la prima presentatrice in Kuwait che lavora con l’intelligenza artificiale a Kuwa

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Fonte: Alfemminile.com (Caricato da Monica Origgi)

Sono Fedha, la prima presentatrice in Kuwait che lavora con l’intelligenza artificiale a Kuwait News. Che tipo di notizie preferite? Sentiamo le vostre opinioni”. Con queste parole si è presentata Fedha, la giornalista creata dall’intelligenza artificiale: è la prima volta che una conduttrice televisiva basata sull’AI viene usata per interagire con il pubblico in quanto “essere umano”.
Fedha, nonostante la parlata araba, ha un aspetto ben lontano dal fenotipo che appartiene alla maggior parte della popolazione, il cui 60% è sì composto da stranieri, ma di questi sono il 235 quelli provenienti da altri paesi Arabi. Fedha è bionda e non indossa il velo; non assomiglia, insomma, a una kuwaitiana che potrebbe voler ambire al ruolo di giornalista.

Il compito dell’AI

Nel 2019, l’agenzia di stampa cinese Xinhua News Agency aveva mostrato un video in cui il giornalista Zhang Zhao forniva le notizie della giornata; tuttavia, non si trattava davvero di lui, bensì di un algoritmo di simulazione video che, studiando le registrazioni del conduttore accumulatesi nel tempo, era riuscito a riprodurne il suono della voce. La conduttrice tv Fedha, di Kuwait News, però, farà molto di più. Come ha dichiarato Abdullah Boftain, vicedirettore di Kuwait News, Fedha “è un vecchio nome kuwaitiano popolare che si riferisce all’argento. Immaginiamo sempre che i robot siano di colore argento e metallico”.
L’obiettivo è di far leggere al software le notizie diffuse sul portale dell’omonima rete, ma in futuro potrebbe anche riuscire a condurre programmi più sfaccettati e complessi.

Lo riporta RaiNews: secondo la banca di investimento statunitense Goldman Sachs, l’applicazione delle tecnologie avanzate e dell’intelligenza artificiale potrebbero, in un futuro prossimo, diventare dei sostituti ci di circa 300 milioni di posti di lavoro. Ciò, ovviamente, aprirebbe anche le porte a infinite nuove possibilità lavorative e di carriera nel settore che si occupa della produzione, del mantenimento, dell’analisi e del monitoraggio di queste tecnologie; al contempo, la produttività generale ne beneficerebbe. Quale sia poi la conseguenza di questo boom, è esattamente la risposta che si cerca quando vogliamo capire se l’AI può portarci sulla strada giusta o, al contrario, su un cattivo sentiero, ma sarà solo il tempo a dirlo.

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