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Il digitale per la crisi idrica. Le proposte di Porro (Engineering)

Il digitale per la crisi idrica. Le proposte di Porro (Engineering)

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Guido Porro, Executive Vice President Enterprise di Engineering, racconta cosa possono fare il digita

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In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Guido Porro, Executive Vice President Enterprise di Engineering, racconta cosa possono fare il digitale e le nuove tecnologie per le infrastrutture del settore idrico.

Cosa possono fare il digitale e le nuove tecnologie per le infrastrutture del settore idrico? In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ne parliamo con Guido Porro, Executive Vice President Enterprise di Engineering, la Digital Transformation Company, che da oltre 40 anni supporta aziende e amministrazioni nei loro processi di digitalizzazione.

Ci sono cose che non ci possiamo più permettere di dare per scontate. L’acqua è una di queste. Diminuzione delle precipitazioni, aumento delle temperature e problematiche infrastrutturali tipiche del nostro paese, sono alcune delle cause che hanno portato numerose zone della penisola ad essere vittime della siccità. L’acqua, da risorsa certa, sta diventando sempre più un’emergenza.
Qualche dato per capire meglio. In Italia consumiamo più acqua di tutta Europa: oltre 9 miliardi di m3 l’anno l’acqua prelevata ad uso civile; 220 litri per abitante al giorno, contro una media UE di 165. Poi ci sono le questioni climatiche: secondo il Cnr, nel 2022 si è registrato il 30% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica del periodo 1991-2020. Secondo Coldiretti, più di un quarto del territorio nazionale (28%) è a rischio desertificazione. Legambiente ha dichiarato che l’Italia è un Paese a stress idrico medio-alto poiché utilizza il 30-35% delle sue risorse idriche rinnovabili. Una tendenza che, unita a urbanizzazione, inquinamento ed effetti dei cambiamenti climatici, mette a dura prova l’approvvigionamento idrico della Penisola.

Oggi (22 marzo) è La Giornata mondiale dell’acqua, quest’anno dedicata a come risolvere la crisi idrica. Porro, secondo lei cosa bisogna fare in Italia per accelerare il cambiamento?
L’emergenza siccità che ha interessato l’Italia l’estate scorsa, e che purtroppo sta interessando parte del nostro Paese anche in queste settimane, sta dimostrando con chiarezza la necessità di rivedere gli usi e i consumi delle risorse idriche, sia attraverso una riduzione dei prelievi che a un efficientamento dell’intera filiera idrica. In Europa siamo il terzo Paese che dispone di acqua derivante da precipitazioni, ma nonostante questo, perdiamo circa il 44% delle risorse che immettiamo: una percentuale altissima che nel 2021 si è tradotta nella perdita di 1 miliardo di metri cubi di tutta l’acqua immessa in rete.

Di fronte a dati del genere è chiaro che è arrivato il momento di fare importanti investimenti per innovare le nostre infrastrutture idriche, molte delle quali hanno più di mezzo secolo di vita. Secondo noi, che da oltre 40 anni sosteniamo la digitalizzazione del nostro Paese, investire vuol dire anche avviare una transizione digitale dei modelli idrici in grado di abilitare, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, una gestione dell’acqua più sostenibile e inclusiva, riducendo e ottimizzando il prelievo di acqua, abbattendo le perdite e salvaguardando le fonti di approvvigionamento.

Come emerge anche dal Libro Bianco 2023 “Valore Acqua per l’Italia” di The European House – Ambrosetti, a cui anche voi di Engineering avete partecipato, abilitare la transizione smart e digitale della filiera estesa dell’acqua significa tutelare maggiormente le infrastrutture idriche. Qual è il ruolo del digitale e delle nuove tecnologie in tal senso? Quali sono le tecnologie che possono portare i maggiori benefici?
L’adozione di soluzioni digitali permette di rivedere totalmente la gestione dell’intera pipeline dell’acqua, con benefici importanti non solo per gli operatori ma anche per i cittadini. Tecnologie all’avanguardia come Intelligenza Artificiale, IoT, Cloud, Digital Twin riescono a valorizzare e mettere a sistema una grande quantità di dati per individuare le criticità nella rete e valutare in anticipo, grazie ad algoritmi predittivi, eventuali necessità di manutenzione, contribuendo non solo all’abbattimento delle perdite d’acqua, ma anche alla riduzione dei consumi energetici legati al funzionamento dei sistemi idrici. I dati servono anche ad alimentare dashboard con cui monitorare in real time i consumi, aumentando di conseguenza la nostra consapevolezza dell’uso delle risorse idriche in tutti gli ambiti, abitativo, industriale e agricolo.

Qual è la vostra visione per supportare il paese non solo nel realizzare soluzioni con cui affrontare l’emergenza, ma nel creare strategie con cui innovare definitivamente il settore idrico?
Come è evidenziato anche nel PNRR, che prevede 4,4 miliardi di euro di investimenti per efficientare e innovare tutta la filiera idrica, la transizione digitale in corso deve portare il nostro Paese a essere non solo più moderno e produttivo, ma anche più resiliente e sostenibile. Noi siamo convinti che le nuove tecnologie e la Digital Transformation possano aiutare a risolvere problemi complessi ideando strategie che, guardando oltre l’emergenza del momento, creino delle soluzioni future-proof. Per questo ci poniamo come un partner strategico pronto a mettere a disposizione di Governo, Regioni, autorità locali le nostre competenze tecnologiche, le nostre piattaforme innovative e la nostra visione di una Digital Transformation che unisca efficienza e sostenibilità.

In che modo Engineering supporta la modernizzazione delle infrastrutture e le aziende idriche nel loro percorso di trasformazione digitale?
Con oltre 1.000 specialisti che affiancano più di 300 clienti in ambito Energy e Utilities, Engineering è un player di primo livello in un settore complesso e sfidante come quello idrico. Per sostenere le sfide degli operatori, forniamo soluzioni e piattaforme all’avanguardia, sfruttando al meglio tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, sistemi di sensoristica sulla rete e strumenti che permettono una gestione ottimale e un miglior coordinamento e pianificazione del lavoro.
Abbiamo realizzato anche la Water Management Solution (WMS), una piattaforma componibile ed interoperabile con la quale facciamo evolvere i sistemi idrici convenzionali in ecosistemi avanzati, interconnessi ed intelligenti, a beneficio di Istituzioni, Comuni e comunità, associazioni di Cctegoria, scuole e cittadini. Con questa piattaforma riusciamo a rilevare le perdite idriche; permettiamo di effettuare analisi preliminari, prelocalizzando possibili criticità; forniamo strumenti efficaci di supporto alle decisioni, così da permettere una gestione in tempo reale di eventuali problemi alla rete idrica.

Può farci degli esempi di progetti che state portando avanti?
Supportiamo l’efficientamento dell’Acquedotto Pugliese, che porta l’acqua in 3 regioni del Sud Italia, servendo oltre 260 Comuni: visto che per buona parte del suo percorso l’acquedotto è affiancato da una struttura in fibra ottica, abbiamo inserito lungo alcuni tratti dei sensori capaci di dialogare con una piattaforma integrata di monitoraggio multi-parametrico, che raccoglie e analizza i dati provenienti dalla rete, supportando l’individuazione precisa e puntuale di flussi anomali, indice di malfunzionamenti e criticità. Inoltre, grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale, la nostra piattaforma riesce anche a fare un’analisi predittiva capace di pre-localizzare possibili guasti, così da facilitare un importante abbattimento delle perdite idriche.
Sempre affidandoci alla nostra esperienza nell’uso e valorizzazione dei dati, abbiamo creato per l’Acqua Pubblica Sabina un sistema Digital Data Driven con cui efficientiamo i processi di erogazione idrica monitorando uso e perdite d’acqua.
Ma il nostro impegno verso una gestione più efficace delle risorse idriche non si ferma all’Italia. In Brasile affianchiamo Sabesp, che fornisce acqua a quasi 27 milioni di cittadini, attraverso un’unica piattaforma centralizzata, che consente una gestione delle decisioni in ambito idrico sempre più agile, veloce e precisa.

Fonte: Formiche.net

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