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Criptovalute: da HSBC a Jp Morgan, ecco le banche a cui piacciono

Criptovalute: da HSBC a Jp Morgan, ecco le banche a cui piacciono

Più passa il tempo, più il bitcoin entra nel raggio di azione delle banche. Dopo un primo momento di reticenza, negli ultimi tempi tutti i principali

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Più passa il tempo, più il bitcoin entra nel raggio di azione delle banche. Dopo un primo momento di reticenza, negli ultimi tempi tutti i principali istituti stanno mostrando interesse nelle valute digitali e nella blockchain, l’archivio contabile decentrato che sta dietro a Bitcoin e alle altre criptovalute.

Come sottolinea Fn london, tra i colossi bancari che stanno lavorando su blockchain o progetti crittografici spiccano:

HSBC
L’istituto di credito inglese ha affermato di aver pianificato di spostare $ 20 miliardi di asset su una nuova piattaforma basata su blockchain costruita dalla banca nel marzo dello scorso anno. La piattaforma, nota come Digital Vault, consentirà agli investitori di accedere alle informazioni dei titoli acquistati sui mercati privati ​​in tempo reale sulla base della tecnologia blockchain.

JPMorgan Chase
JPMorgan sta sviluppando un token digitale e una piattaforma blockchain che consente ai clienti di trasferire i pagamenti istantaneamente.

L’unità blockchain interna della banca Onyx è in costruzione da cinque anni e ha più di 100 dipendenti nel suo staff. JPM Coin, il token della banca, viene utilizzato per effettuare pagamenti globali da grandi aziende.

Citigroup
Citi sta collaborando con la società di tecnologia Consensys per sviluppare una piattaforma basata su blockchain per il trading di materie prime.

Mitsubishi UFJ
Si dice che la quinta banca più grande del mondo stia pianificando di emettere la propria valuta digitale, tramite un progetto avviato nel 2015. Il token MUFG sarà uno stablecoin.

Barclays
In controtendenza, Barclays è una delle poche grandi banche a schierarsi contro le criptovalute come investimento.

Il ramo del private banking dell’azienda ha affermato che il bitcoin è “quasi non investibile” a causa della sua estrema volatilità, fornendo pochi vantaggi di diversificazione per i grandi investitori.

Tuttavia, la banca ha affermato in un rapporto del 2019 di aver iniziato a esplorare i casi per utilizzare la blockchain.

UBS
Nel 2019, UBS ha annunciato che la banca svizzera avrebbe guidato un consorzio di istituti di credito a lanciare una piattaforma di pagamenti basata su blockchain chiamata we.trade.

Tra gli utenti della piattaforma UBS, Société Générale, Caixa Bank, HSBC, Santander, UniCredit, Nordea, KBC, Rabobank e Deutsche Bank, che utilizzano we.trade per regolare le transazioni internazionali.

Goldman Sachs
Si dice che Goldman Sachs stia pianificando un ingresso nella custodia delle risorse digitali, sebbene fino ad oggi sia stato rivelato poco sul progetto.

Fonte: www.wallstreetitalia.com

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