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BPER Banca, i conti dei primi nove mesi del 2020

Il management di BPER Banca confida di poter continuare ad esprimere una buona marginalità dei ricavi tradizionali, soprattutto in riferimento al margine di interesse

BPER Banca, i conti dei primi nove mesi del 2020

BPER Banca ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2020, periodo chiuso con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 200,62

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BPER Banca ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2020, periodo chiuso con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 200,62 milioni di euro, in contrazione del 61,6% rispetto ai 522,93 milioni contabilizzati nei primi tre trimestri dello scorso anno. L’istituto ha segnalato che sul risultato del periodo hanno influito, oltre ai contributi ai fondi sistemici per 64,7 milioni, alcune componenti non ricorrenti, già contabilizzate nel primo semestre, quali rettifiche addizionali su crediti per oltre 90 milioni relative al peggioramento del contesto macroeconomico causato dall’emergenza sanitaria e altri oneri straordinari per un ammontare complessivo pari a circa 36 milioni. Inoltre, nel bilancio 2019 era presente una voce straordinaria di 353,81 milioni di euro relativa a un avviamento negativo. Nel solo terzo trimestre 2020 l’utile netto di BPER Banca ha sfiorato i 96 milioni di euro.

In forte miglioramento, invece, il risultato della gestione operativa, che nei primi nove mesi del 2020 è cresciuto a 662,61 milioni di euro (+15,8% rispetto ai 572 milioni dei primi tre trimestri del 2019). I proventi operativi sono aumentati del 13,4% a 1,86 miliardi, in seguito al balzo delle commissioni nette (+18,1% a 774,82 milioni).

A fine settembre 2020 i crediti alla clientela, al netto delle rettifiche di valore, ammontavano a 52,9 miliardi di euro. Alla stessa data i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) erano pari a 2,5 miliardi di euro, in calo del 17,2% da fine 2019 anche per effetto della cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze per un valore lordo contabile pari a 1,2 miliardi conclusa recentemente (operazione “Spring”); l’incidenza dei crediti deteriorati netti sui crediti netti complessivi era pari al 4,7% (5,8% a fine 2019) e un coverage ratio del 49,3%.

Sempre a fine settembre il Common Equity Tier 1 era pari al 14,61%, rispetto al 13,91% di inizio anno, sulla base di un patrimonio netto pari a 5,3 miliardi di euro, con un buffer patrimoniale complessivo di oltre 2 miliardi di euro rispetto al requisito minimo fissato dalla Banca Centrale Europea per il 2020.

Alla stessa data i titoli di debito erano pari a 22,3 miliardi di euro; di questi, 10,7 miliardi erano riferiti a titoli governativi (7,5 miliardi di euro rappresentati da titoli di Stato italiani).

Il management di BPER Banca confida di poter continuare ad esprimere una buona marginalità dei ricavi tradizionali, soprattutto in riferimento al margine di interesse che dovrebbe beneficiare sia dell’incremento degli impieghi, sia della riduzione del costo del funding.

Al contempo, i costi della gestione sono attesi in graduale diminuzione. Questi elementi pur in presenza di un costo del credito prudenzialmente stimato in area 100-110 punti base, dovrebbero contribuire a sostenere la redditività per l’esercizio in corso.

Secondo BPER Banca l’asset quality dovrebbe proseguire il trend di miglioramento nel quarto trimestre dell’anno, nonostante il contesto di elevata incertezza e il marcato deterioramento dello scenario economico.

Fonte : www.soldionline.it

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