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Quaise Energy: energia geotermica illimitata a 20km di profondità

Quaise Energy: energia geotermica illimitata a 20km di profondità

Il tema delle energie rinnovabili è più che mai attuale e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, soprattutto se la situazione geopolitica mondiale c

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Il tema delle energie rinnovabili è più che mai attuale e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, soprattutto se la situazione geopolitica mondiale continuerà a seguire la deriva attuale, così il progetto della startup Quaise Energy potrebbe essere una ventata d’aria fresca e una soluzione in grado di risolvere parte di un annoso problema che riguarda tutto il pianeta.

L’argomento non è nuovo, si parla di energia geotermica, ossia la capacità di generare corrente elettrica e calore sfruttando l’energia sotterranea del nostro pianeta, ma il progetto di Quaise Energy si propone di migliorare le tecnologie attualmente utilizzate e portarle a un nuovo livello di efficienza. La società è nata nel 2020 e con il primo round di finanziamenti ha già raccolto circa 63 milioni di dollari. L’obiettivo è semplice ma ardito allo stesso tempo: Quaise Energy ritiene di poter scavare a profondità record, si parla di 20 km, per generare corrente elettrica illimitata in ogni luogo della Terra.

L’idea è di utilizzare un nuovo approccio basato su metodi di perforazione convenzionali e altri innovativi, come ad esempio l’utilizzo di un girotrone, un componente fondamentale anche nei test di fusione nucleare portati avanti a fini energetici.

Fino ad oggi la produzione di energia geotermica è passata in secondo piano rispetto a quella solare ed eolica, e anche per il più grande produttore di questa tipologia di energia, gli Stati Uniti, rappresenta solamente lo 0,4 % della sua produzione elettrica netta totale. Gli impianti tecnologicamente più attuali sono costruiti in zone in cui le rocce più calde si trovano relativamente vicino alla superficie, come le linee di faglia tettonicamente attive, e in linea generale non siamo mai riusciti a scavare oltre i 12 km.

Curiosità: il buco più profondo scavato dall’uomo verticalmente si chiama Kola Superdeep Borehole e arriva a 12.262 metri di profondità. L’obiettivo iniziale era di arrivare a 14.500 metri, ma le alte temperature hanno messo in crisi il sistema e costretto gli ingegneri a rinunciare a scendere oltre. Tra varie difficoltà e problemi burocratici sono stati impiegati 20 anni per arrivare a questa profondità.

Quaise Energy ritiene che l’energia geotermica meriti maggiore attenzione poiché potrebbe essere la risposta alle crescenti esigenze di moltissimi paesi, pertanto ha deciso di sviluppare un metodo che consentirà di arrivare a profondità record, si parla di 20 km circa, accendendo così in qualunque luogo sulla Terra agli strati sotterranei più caldi.

Non si tratta di un’operazione semplice e per riuscirci Quaise intende sperimentare l’utilizzo di una tecnologia sviluppata dal MIT e basata su tubi a vuoto noti come girotroni. Questi sono in grado di generare onde millimitriche ad alta potenza se alimentati da elettroni in un forte campo magnetico. I girotroni vengono utilizzati per riscaldare il plasma negli esperimenti di fusione nucleare e promettono di riuscire a portare gli scavi a profondità mai sperimentate.

A queste profondità la roccia arriva a circa 500 gradi C e l’acqua pompata in questo ambiente infernale si vaporizzerebbe istantaneamente sotto forma di vapore che potrebbe essere convertito in modo efficiente in elettricità.

Quaise Energy crede fermamente nel progetto e ritiene di poter arrivare ai primi prototipi nell’arco di un paio d’anni. Ma il progetto è ancora più ambizioso del previsto e mira a riadattare alcune vecchie centrali elettriche a carbone trasformandole in impianti alimentati dal vapore generato geotermicamente. La società afferma che l’unica problematica riguarderebbe le tempistiche iniziali, poiché la perforazione a 20 km di profondità potrebbe richiedere diversi mesi, ma superato lo scoglio iniziale ogni singola installazione potrebbe fornire energia illimitata per almeno un secolo.

Questa forma di energia rinnovabile è sempre rimasta sottosfruttata e si stima che anche con le tecnologie attuali, si potrebbe generare circa l’8,3% dell’energia elettrica a livello globale, fornendo circa il 17% della popolazione mondiale. Alcune nazioni avrebbero già un sottosuolo potenzialmente adatto a generare abbastanza energia elettrica per l’autosostentamento, eppure fino ad oggi questa strada non è stata percorsa.

L’obiettivo di Quaise Energy è rendere in futuro l’energia geotermica ugualmente importate, o addirittura superiore, a quella solare e affiancarla a queste soluzioni e alla fusione nucleare. Quest’ultima però è ancora lontana dal divenire realtà e nonostante gli ottimi risultati raggiunti in questi anni dai sistemi Tokamak, potrebbe richiedere almeno un decennio o più per diventare fruibile.

Fonte: Hdblog.it

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