Con la Tesla Model 3 Elon Musk prenderà tutti i rischi possibili. Rischiare è nel DNA di Elon Musk. Rischiare in un settore come quello automobili
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Con la Tesla Model 3 Elon Musk prenderà tutti i rischi possibili. Rischiare è nel DNA di Elon Musk. Rischiare in un settore come quello automobilistico fatto da un’infinita catena di subfornitori e da processi industriali complessi e molto standardizzati si traduce in un rischio doppio.
Fino ad ora Elon Musk ha guidato Tesla con la “spocchia” di un imprenditore disposto a rimetterci dei soldi pur di vedere realizzato il suo sogno, ossia quello di “salvare il mondo dal cambiamento climatico“. Dobbiamo dire che il Master Plan 1 è andato bene e l’azienda americana è riuscita a creare da zero una “vera” auto elettrica di lusso capace di battagliare nel segmento delle berline di lusso endotermiche. La Model S, mumeri alla mano, in America è stata una delle auto più vendute del suo segmento. La base della Model S è stata sfruttata per il primo maxi-SUV, ossia la Model X che, tralasciando alcuni problemi iniziali, è riuscita a convincere critica e pubblico.
Ma il bello viene ora. Infatti Tesla fino a adesso ha bruciato molto del suo capitale investendo altrettanti soldi in ricerca e sviluppo, ma ora è giunto il momento di rimettersi in carreggiata e cominciare a guadagnare. Della serie: “l’azienda automobilistica americana con la più alta capitalizzazione” deve puntare al concreto e mettere in atto tutti i buoni propositi contenuti nel “Masterplan 2“.
n concreto che ha un nome: Model 3. Della Model 3 abbiamo parlato diverse volte ma oggi vogliamo soffermarci sul processo produttivo che Elon Musk ha deciso di adottare per dare vita alla sua prima elettrica “popolare”.
La Model 3 seguirà la “legge di Musk”
Elon Musk per la Model 3 ha deciso di saltare una fase, cruciale, di sviluppo di un nuovo veicolo. La maggior parte dei costruttori automobilistici nelle fasi preliminari realizza dei “muletti” dei nuovi modelli utilizzando strumenti economici -a volte vengono impiegate le carrozzerie di altri modelli di auto-, muletti che poi vengono completamente smantellati una volta che sono stati decisi le forme e le dimensioni definitive delle vetture.
Generalmente le fasi di sviluppo di una nuova vettura sono le seguenti: studio di design estetico e progettazione del veicolo. Quello che si definisce “muletto” è parte integrante della progettazione del veicolo. Il muletto viene utilizzato per studiare un determinato aspetto della nuova vettura, come ad esempio le sospensioni o il motore. Dopo i muletti vengono realizzate le vetture preserie, seguite dalle avanserie e, infine, dal veicolo che verrà avviato alla produzione di serie.
Tesla ha saltato a piè pari diverse fasi di sviluppo preliminari ed ha anzitempo ordinato le linee di montaggio e le attrezzature permanenti per la Model 3. La Model 3 Relase Candidate è in pratica una versione praticamente definitiva della vettura, una sorta di preserie quindi.
Tutto questo per accelerare la timeline della produzione della Model 3 la quale è piuttosto serrata: a luglio dovrebbero essere prodotte un quantitativo di unità destinati ai dipendenti Tesla e a settembre dovrebbe poi essere avvitata la produzione di massa.
La decisione di Elon Musk sottolinea, semmai ce ne fosse il bisogno, la sua tendenza al rischio assoluto, rinunciando così a delle norme di settore consolidate fin dai tempi della “produzione in serie di Ford”. Tesla quindi vuole riscrivere le leggi della produzione in serie di un nuovo veicolo nell’industria automobilistica.
Tesla vuole riscrivere le leggi della catena di montaggio dell’industria automobilistica.
L’importanza della Model 3
Musk si aspetta tanto dalla Model 3, una vettura che dovrebbe aiutare Tesla a quintuplicare il suo volume di vendite annuale, obiettivo topico che permetterà all’azienda americana di bloccare la preoccupante emorragia di contanti.
Gli investitori stanno contando sul successo del piano di fabbrica di Tesla. Gli stakeholder sono pronti a scommettere sulla bontà del processo produttivo della Model 3 e quindi sono certi che il passaggio da produttore di nicchia a produttore di massa sarà scevro da rischi.
Secondo quanto riportato da Reuters Musk per predisporre le linee di montaggio della Model 3 ha utilizzato delle “tecniche avanzate di analisi“. Audi, ad esempio, ha realizzato un nuovo impianto di produzione in Messico usando simulazioni di strumenti di produzione, processo che ha permesso un risparmio di tempo pari a circa il 30 %. Ricordiamo che, Peter Hochholdinger, un dirigente Audi coinvolto nel lancio degli impianti messicani, è ora vicepresidente della produzione di Tesla.
it.ibtimes.com
