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Enel e altre 5 big del FTSE MIB leader in sostenibilità, Intesa Sanpaolo unica banca

Enel e altre 5 big del FTSE MIB leader in sostenibilità, Intesa Sanpaolo unica banca

Spiccano i nomi di sei società italiane tra quelli inclusi quest’anno nell’aggiornamento degli indici di sostenibilità. Tante le conferme tra i grandi

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Spiccano i nomi di sei società italiane tra quelli inclusi quest’anno nell’aggiornamento degli indici di sostenibilità. Tante le conferme tra i grandi nomi a partire da Enel, il titolo di maggior peso di Piazza Affari.

Enel, che ha recentemente annunciato l’aumento dei target di riduzione delle emissioni, svetta per la prima volta nel Dow Jones Sustainability World Index (Djsi World). La società ha ottenuto un punteggio superiore a 90 su 100 in oltre il 70% dei criteri, tra i quali alcuni dei più significativi sono la strategia climatica e le opportunità di mercato, finalizzati a valutare la performance delle utility elettriche nel guidare la transizione verso un modello energetico a basse emissioni di anidride carbonica. Prima posizione per Enel anche nel Djsi Europe, nel settore Electric Utilities, e la seconda a livello mondiale in tutta la famiglia dei Dow Jones Sustainability Indices per lo stesso settore.

“Il riconoscimento della nostra leadership mondiale in sostenibilità da parte di Djsi World rappresenta per noi un incentivo a continuare a migliorare le performance ambientali, sociali e di governance”, sottolinea Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, che aggiunge: “La leadership di Enel nelle energie rinnovabili, nella digitalizzazione della rete e nelle soluzioni energetiche avanzate finalizzate alla decarbonizzazione di altri settori, come quello dei trasporti, rappresentano alcune delle principali best practice che hanno contribuito a questo riconoscimento”.

Sempre tra le utility spicca poi Hera, inclusa nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI). “Un traguardo ancora più rilevante se si considera l’ingresso contestuale di Hera nell’indice mondiale (Dow Jones Sustainability World Index) ed europeo (Dow Jones Sustainability Europe Index) ma soprattutto il suo posizionamento come “Industry leader” sulle circa 3.500 imprese a maggiore capitalizzazione nel mondo valutate dal DJSI (di cui mediamente solo il 10% riesce ad entrare nell’indice)”, rimarca Hera in una nota.

Altri nomi italiani sono Pirelli, leader mondiale di Sostenibilità per il settore Automobiles & Components negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe, secondo la revisione condotta annualmente da S&P Global attraverso SAM,  e Moncler per il secondo anno consecutivo si posiziona al primo posto come Industry Leader del settore Textiles, Apparel & Luxury Goods negli indici Dow Jones Sustainability (Djsi) World. e Europe.

C’è poi Poste Italiane che figura nuovamente nel Dow Jones Sustainability World Index e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Europe Index. “Tale traguardo assume particolare prestigio – rimarca Poste – alla luce della partecipazione record da parte delle aziende e dell’adozione di criteri di valutazione economici, sociali e ambientali più severi e stringenti”.

Intesa unica banca negli indici di sostenibilità

Tra le banche l’unica è Intesa Sanpaolo che per il decimo anno consecutivo figura negli indici finanziari Dow Jones Sustainability Index World Dow Jones Sustainability Index Europe di S&P Global, tra i più importanti indici borsistici ESG mondiali ed europei. Il riconoscimento, rimarca la banca, conferma Intesa Sanpaolo tra i gruppi più impegnati al mondo in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale, in linea con gli impegni indicati nel Piano d’Impresa 2018-2021.

A Intesa Sanpaolo è stato assegnato un punteggio complessivo pari a 81 su 100, rispetto a una media di settore di 39. È stato raggiunto il risultato massimo nelle sezioni dedicate all’inclusione finanziaria, alla gestione della relazione con la clientela, alle politiche e misure anticrimine, alla materialità, e alla rendicontazione ambientale e sociale.
Gli indici di sostenibilità S&P Dow Jones monitorano le performance delle principali società presenti nelle Borse mondiali, analizzando i sistemi di gestione dei rischi e delle opportunità collegate agli impatti ambientali e sociali.

Nel 2020 circa 3.500 società quotate sono state invitate a partecipare al Corporate Sustainability Assessment (CSA) condotto da SAM, parte del gruppo S&P Global. Gli indici seguono una logica di best in class per le società analizzate che appartengono a 61 settori economici. Per il settore finanziario, nel 2020 le banche inserite nel S&P Dow Jones Sustainability Index World sono state 25, mentre quelle incluse nell’indice S&P Dow Jones Sustainability Index Europe sono state 10.

Fonte : www.finanzaonline.com

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