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Il Qatar sfida i cinesi: vuole diventare primo azionista di Deutsche Bank

Il Qatar sfida i cinesi: vuole diventare primo azionista di Deutsche Bank

Una partita tra Cina e Qatar. Per controllare Deutsche Bank. La banca d’investimento globale simbolo della Germania «uber alles», il motore della

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Una partita tra Cina e Qatar. Per controllare Deutsche Bank. La banca d’investimento globale simbolo della Germania «uber alles», il motore della locomotiva economica che guida il treno europeo, che da pochi giorni è controllata dai cinesi di Hna, appena diventati primi azionisti, con una quota del 9,9% del capitale, rischia di passare di nuovo di mano.
La prossima mossa da Pechino si sposta a Doha. La famiglia reale del Qatar ha chiesto mesi fa, prima dell’aumento di capitale di Deutsche – ma la notizia è stata rivelata solo ieri da Bloomberg – al regolatore tedesco Bafin di salire oltre il 10 per cento. Il limite che prevede, secondo la legislazione nazionale, l’autorizzazione preventiva dell’Authority finanziaria federale. Secondo indiscrezioni, i qatarioti vorrebbero arrivare a controllare il colosso bancario tedesco, prima banca d’affari europea, salendo fino al 25 per cento.
Il primo investimento del Qatar in Deutsche risale al 2014: 1,75 miliardi di euro attraverso la società veicolo Paramount Service. Da allora il fondo dell’ex primo ministro dello stato del Golfo Persico (fino al 2013), lo sceicco Hamad Bin Jassim Bin Jabr Al Thani e dell’ex emiro del paese, lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani, è salito fino ad avere in mano il 4% del capitale, poco più di 82mila azioni Db. I due sceicchi hanno partecipato al recente aumento di capitale da 8,7 miliardi di dollari lanciato dal ceo John Cryan, che ha speso gli ultimi due anni per cercare di far uscire la banca dai mari in tempesta dei contenziosi giudiziari internazionali e per far digerire la multa da 7,2 miliardi di dollari che ha chiuso l’annosa vicenda della truffa dei mutui subprime. La quota del fondo del Qatar, secondo gli ultimi dati del regolatore tedesco, è salita fino al 6,1 per cento. Ora la richiesta formale presentata a Bafin per avere il permesso di salire sopra al tetto del 10%che, sempre secondo la fonte vicina al dossier, preluderebbe un ingresso pesante nel capitale. I qatarioti non avrebbero ancora preso una decisione finale sul quanto aumentare la propria quota, in via prudenziale, in attesa del via libera della “Consob tedesca”. Tuttavia le voci si rincorrono da mesi. Già in ottobre, una fonte vicina alla famiglia reale aveva riferito l’intenzione incrementare l’investimento del paese del Golfo fino al 25% del capitale della banca tedesca. Bafin e Deutsche Bank hanno declinato ogni commento sulla notizia, così come la famiglia reale qatariota. Bocche cucite, dunque. In attesa del pronunciamento del regolatore tedesco.
L’Analisi
Il Qatar ha partecipazioni azionarie in diverse altre grandi banche europee: ha in mano il 3,3% del capitale di Banco Santander, detiene il 6,3% di azioni in Barclays e il 5% di Credit Suisse.
Nell’ultimo mese le azioni di Deutsche Bank alla Borsa di Francoforte hanno avuto un balzo del 12,5 per cento.

 

 

 

 

 

 

Il Sole 24Ore

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