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Eni con Holcim per sviluppare una tecnologia per l’utilizzo della CO2

La partnership prevede la realizzazione di un impianto dimostrativo con l'obiettivo di testare la riduzione dell'impronta carbonica dei cementi e l'integrazione di questa soluzione innovativa nei cementifici. Il titolo storna dal massimo da gennaio 2020 a 13,84 euro toccato ieri nonostante il Brent punti di nuovo a 90 dollari

Eni con Holcim per sviluppare una tecnologia per l’utilizzo della CO2

Eni accelera il suo percorso verso la decarbonizzazione. La società del Cane a sei zampe ha annunciato l'avvio di una collaborazione con Holcim volta

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Eni accelera il suo percorso verso la decarbonizzazione. La società del Cane a sei zampe ha annunciato l’avvio di una collaborazione con Holcim volta allo sviluppo di una tecnologia innovativa per l’utilizzo della CO2 in una logica di circolarità e decarbonizzazione. La tecnologia sviluppata dal gruppo guidato da Claudio Descalzi si basa sulla carbonatazione di minerali a base di silicati di magnesio e il processo è in grado di produrre un materiale in cui la CO2 è fissata in modo stabile e permanente e che può essere utilizzato nella formulazione di cementi.

“Innovazione e sviluppo tecnologico sono la chiave strategica per affrontare con successo la sfida della transizione energetica, per questo siamo lieti di questa collaborazione che farà leva sulle competenze del settore R&D di Eni e sull’esperienza di Holcim”, ha sottolineato Monica Spada, responsabile Research & Technological Innovation di Eni. “Questa tecnologia ci consente di accelerare il nostro percorso verso la decarbonizzazione, fornendo una soluzione adeguata per i settori con emissioni tecnologicamente difficili da ridurre.

Edelio Bermejo, responsabile dell’Innovation Center di Holcim, ha spiegato che “il raggiungimento dell’azzeramento di emissioni nette nella produzione di cemento richiederà l’implementazione di tecnologie Ccus su larga scala. La soluzione fornita da Eni è molto promettente e siamo felici di esplorarne il potenziale in quanto potrebbe portare tutti noi a compiere un passo avanti nel percorso di decarbonizzazione”. Ma in borsa, dopo che ieri il titolo Eni ha rivisto il massimo da gennaio 2020 a 13,84 euro, oggi storna dell’1,46% a 13,61 euro, anche se il prezzo del Brent continua a salire (+0,14% a 88,29 dollari al barile), puntando di nuovo a sfondare la soglia di 90 dollari il barile, livello del 2014. Negli ultimi tre mesi  Eni ha guadagnato un +13,55%. Il consenso raccolto da Bloomberg registra 20 rating buy sull’azione, 10 neutral, 0 sell con un target price medio a 14,40 euro.

Fonte: Milano Finanza

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