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Le Borse si preparano al no deal con Londra. Milano chiude a -1%, giù Telecom

Le Borse si preparano al no deal con Londra. Milano chiude a -1%, giù Telecom

Chiusura in calo per le Borse europee, con Milano che ha lasciato sul parterre lo 0,97%. Un momento di stanca dei mercati era da mettere in conto, dop

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Chiusura in calo per le Borse europee, con Milano che ha lasciato sul parterre lo 0,97%. Un momento di stanca dei mercati era da mettere in conto, dopo la corsa registrata dai listini nel mese di novembre e così a dare il là agli ordini in vendita sono stati i dubbi sul raggiungimento di un accordo per la Brexit entro domenica e, le indicazioni date dalla Bce sull’economia del Vecchio Continente: l’istituto centrale ha previsto un colpo meno duro da parte della pandemia sul pil 2020 (la stima e’ stata rivista al -7,3% dal precedente -8%), ma ha anche messo in conto una ripresa meno energica l’anno prossimo, quando l’economia crescera’ del 3,9% e non del 5%.
Ad alleggerire le posizioni sono inoltre stati gli investitori che avevano scommesso su un effetto sorpresa da parte dell’Eurotower, che invece ha annunciato un ampliamento del Pepp da 500 miliardi, esattamente in linea con le attese.
A Piazza Affari Ferrari ha catalizzato l’attenzione dopo l’annuncio a sorpresa delle dimissioni di Louis Camilleri. Le azioni, dopo una sbandata iniziale, hanno chiuso in progresso dello 0,3%, con il mercato che gia’ si interroga sul nuovo ceo, che secondo indiscrezioni potrebbe essere un nome di rilievo come quello di Luca Maestri, direttore finanziario di
Apple. Sono scivolate del 3,5% le Leonardo – Finmeccanica, penalizzate dal
timore di una Brexit senza accordo, in considerazione dell’esposizione del gruppo Oltremanica. La revisione al ribasso del giudizio di Moodys’ su Telecom Italia ha fatto scivolare le azioni del 3,9%.

Pochi i segni piu’ tra i titoli del Ftse Mib: hanno brillato pero’ le Moncler, salendo del 2,4% ancora sulla scia dell’acquisizione di Stone Island annunciata a inizio settimana.

Sul fronte dei cambi, l’euro e’ abbastanza stabile a 1,2111 dollari (1,2119 ieri sera). Vale inoltre 125,85 yen, mentre il dollaro-yen e’ pari a 103,91. Occhi
puntati sulla sterlina nell’attesa di sviluppi sulla Brexit: l’euro/sterlina si attesta a 0,9159, il cambio sterlina/dollaro a 1,3220. E’ debole il greggio: il wti, contratto con consegna a gennaio, si attesta a 46,68 dollari al barile, in calo dello 0,2%.

Settimana di calo per i mercati, a Milano brilla Moncler

Nella seconda settimana di dicembre, con gli scambi più ridotti a causa della festività dell’Immacolata, le Borse europee hanno perso terreno. Il timore di una Brexit senza accordo, gli annunci senza brivido della Bce e la paura, come sottolineato dall’istituto centrale, che la ripresa possa tardare, hanno incoraggiato le prese di beneficio. Gli esperti sono inoltre concordi nel ritenere che una pausa di riflessione sui mercato è del tutto fisiologica, dopo la corsa sfrenata di novembre e in vista della chiusura dell’anno. Milano in cinque sedute ha perso il 2,15%, peggiorando il bilancio da inizio anno al -7,68%. Ha fatto peggio Madrid, lasciando sul parterre il 3,12% (-15,5% da inizio anno). Parigi ha registrato un calo dell’1,87% (-7,8%), Francoforte l’1,39% (-1%). Per contro ha tenuto le posizioni Londra (-13,2% da inizio anno), sebbene sulla Gran Bretagna penda la spada di Damocle di una Brexit senza accordo.
A trascinare in basso le Borse europee sono state soprattutto le banche, con l’indice di settore che ha accusato una flessione di oltre il 6%, risentendo anche delle incertezze sulle decisioni che adotteranno le autorità europee in merito alla distribuzione dei dividendi nel corso del 2021. Hanno inoltre fatto particolarmente male le società retail (-4%) e le auto (-2,98%). Chimici, farmaceutici e lusso sono stati i settori che hanno guadagnato terreno. Nonostante i timori sulla ripresa, il valore del greggio (wti) ha guadagnato lo 0,8%, anche se rispetto ai livelli di inizio anno il bilancio è negativo di circa il 24%.
A Piazza Affari il miglior titolo della settimana è stato quello di Moncler, premiato con un balzo di oltre il 10% sulla notizia che l’azienda ha concluso un accordo per acquistare Stone Island.

Per contro le Stmicroelectron hanno accusato la performance peggiore del Ftse Mib, perdendo in cinque sedute il 14,6% (da inizio anno guadagnano però il 21,4%) e pagando dazio al profit warning lanciato dai vertici del gruppo nel giorno del Capital Market Day. La società, è stato annunciato, raggiungerà la soglia dei 12 miliardi di dollari di fatturato con un anno di ritardo rispetto alle previsioni, ossia nel 2023.

Il timore di una Brexit senza accordo ha fatto perdere il 9,2% alle azioni di Leonardo – Finmeccanica, considerando la forte esposizione Oltremanica del gruppo. La performance settimanale ha pesato sul bilancio da inizio anno, in profondo rosso con un calo del 43,2%. Infine hanno fatto male le Inwit, arretrando del 6,6%, anche se da inizio 2020 continuano a vantare un rialzo del 20,8%.

Wall Street chiude contrastata, occhi su Covid e piano aiuti

Parte in calo anche Wall Street che chiude contrastata (Dj +0,16%, Nasdaq -0,23%). Dopo la delusione della vigilia per l’aumento superiore alle stime delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, gli investitori restano concentrati su due fronti, ovvero il Covid-19 e i negoziati in Congresso su un nuovo piano di aiuti. Intanto i prezzi alla produzione Usa a novembre sono aumentati dello 0,1% in linea con le attese degli analisti; rispetto a un anno prima il saldo è +0,8%, dopo il +0,5% di ottobre e il +0,4% di settembre, il primo aumento da marzo. L’indice sulla fiducia del Michigan dice che a dicembre, gli statunitensi si sono dimostrati più ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. La lettura preliminare è stata pari a 81,4 punti, in rialzo dai 77 punti della lettura preliminare e dai 76,9 punti della lettura finale di novembre; si tratta della miglior lettura degli ultimi nove mesi; gli analisti attendevano un dato a 75,5 punti.

In Europa male Telefonica, giù anche Sanofi su ritardi vaccino

A Madrid da segnalare il ko di Telefonica dopo la decisione dell’Autorità inglese in materia di concorrenza di sotto porre a indagine approfondita la fusione tra Virgin Media e O2 (provider inglese del gruppo spagnolo). Oltre alle tlc, male anche banche, assicurazioni ed energia. Da segnalare il ribasso di Sanofi a Parigi e le incertezze di GlaxoSmithKline a Londra, dopo che le due società hanno reso noto che il loro vaccino sarà disponibile solo alla fine del 2021, perché il programma di messa a punto «è stato ritardato per migliorare la risposta immunitaria presso le persone anziane».

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/borse-europee-attese-calo-tokyo-chiude-ribasso-ADbNaX7?refresh_ce=1

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