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Il caso dei Coronabond, von der Leyen: «Sono slogan. Capisco la Germania». Poi la telefonata di chiarimenti con il premier Conte

Il caso dei Coronabond, von der Leyen: «Sono slogan. Capisco la Germania». Poi la telefonata di chiarimenti con il premier Conte

a Commissione europea non sta pianificando l’emissione di bond per raccogliere miliardi da destinare all’emergenza del coronavirus. La presidente de

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a Commissione europea non sta pianificando l’emissione di bond per raccogliere miliardi da destinare all’emergenza del coronavirus. La presidente della Commissione lo ha detto in un’intervista all’agenzia di stampa tedesca Dpa, che lo riferisce: «Ci sono limiti legali molto chiari, non c’è il progetto. Non stiamo lavorando a questo». Von der Leyen dice anche che «il termie corona bond è attualmente uno slogan. Dietro ad essa c’è la questione più grande delle garanzie. E qui le riserve in Germania, ma anche in altri Paesi, sono giustificate». E scoppia il caso. Il premier Giuseppe Conte ha replicato che «il compito della proposta sugli eurobond non è rimesso alla presidente della Commissione. Le proposte le elaborerà l’Eurogruppo» e ha invitato l’Europa a «dimostrare di essere all’altezza di questa chiamata della storia. È uno shock simmetrico che riguarda tutti gli Stati membri, nessuno è esente». Duro il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: Gualtieri è più esplicito: «Le parole della presidente della Commissione Ue sono sbagliate e mi dispiace che le abbia pronunciate». Sorpreso il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli: «Penso che debba arrivare un chiarimento dalla presidente von der Leyen, noi in Parlamento avevamo capito un’altra cosa».

Il chiarimento della Commissione e la telefonata con Conte

In serata la Commissione Ue ha precisato il senso delle parole di von der Leyen: «Il Consiglio europeo ha incaricato l’Eurogruppo di presentare proposte entro le prossime settimane. La Commissione parteciperà a tali discussioni e sarà pronta a fornire assistenza, se sostenuta dall’Eurogruppo. Ciò è necessario poiché lo spazio fiscale per i nuovi strumenti è limitato, poiché siamo nell’ultimo anno del Mff (il bilancio pluriennale dell’Ue, ndr). Parallelamente, la Commissione sta lavorando a proposte per la fase di recupero nell’ambito dei trattati esistenti». Ma soprattutto viene sottolineato che «in questo momento critico la presidente non esclude alcuna opzione nei limiti dei Trattati». Una precisazione che è stata accolta positivamente dal ministero dell’Economia. Conte e von der Leyen si sono poi anche chiariti nel corso di una telefonata. Insomma, tutte le ipotesi sono ancora sul tavolo e la presidente non avrebbe preso le parti dei Paesi del Nord, capeggiati dalla Germania, che si oppongono a una soluzione solidale dell’emergenza coronavirus attraverso l’uso senza condizionalità del Meccanismo europeo di stabilità (il fondo salva Stati Mes) oppure attraverso l’emissione di coronabond.

Assicurazione europea per la disoccupazione

Il settimanale tedesco «Der Spiegel», che ha ripreso l’intervista alla Dpa, ha riferito che la Commissione Ue vuole sostenere uno schema di assicurazione per la disoccupazione negli Stati membri in crisi (progetto anticipato dal commissario all’Economia Paolo Gentiloni al termine dell’Eurogruppo di martedì scorso). L’agenzia di stampa tedesca sottolinea che è in corso uno scontro a livello europeo sulla necessità e opportunità o meno di emettere coronabond. Ricorda che l’Italia e altri Stati membri stanno spingendo in questa direzione, mentre la Germania e altri Paesi si oppongono. «Von der Leyen non si è impegnata in prima persona nel dibattito — scrive la Dpa — e ha rimandato all’Eurogruppo, che dovrà presentare le proposte entro due settimane. Ma ha mostrato comprensione per la posizione della Germania».

L’Italia

Von der Leyen ha anche ricordato che «l’obiettivo dell’Europa è sempre stato muoversi insieme sull’economia» e che non è colpa dell’Italia se è stata colpita dalla crisi del coronavirus: «Per questo abbiamo ricevuto mandato dal Consiglio di disegnare un piano di ricostruzione e su questo stiamo lavorando».

Fonte: https://www.corriere.it/economia/aziende/20_marzo_28/von-der-leyen-boccia-coronabond-capisco-germania-dietro-c-questione-responsabilita-5748a4a4-710f-11ea-a7a2-3889c819a91b.shtml

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