Il Fondo monetario internazionale ha nuovamente e consistentemente rivisto al rialzo le sue previsioni sulla crescita globale, che stima in accelerazi
Il Fondo monetario internazionale ha nuovamente e consistentemente rivisto al rialzo le sue previsioni sulla crescita globale, che stima in accelerazione al 3,9 per cento quest’anno, dal 3,7 per cento del 2017, e allo stesso ritmo nel 2019. Il capo economista Maurice Obstfeld, in un aggiornamento del World Economic Outlook presentato in occasione del forum economico di Davos, ha commentato: “Con l’inizio del 2018 l’economia globale ha guadagnato slancio”.
I dati previsionali sono di 0,2 punti percentuali superiori alle cifre indicate tre mesi fa. Il rafforzamento viene prevalentemente attribuito al persistere di politiche monetarie molto accomodanti, che sostengono la fiducia dei mercati e i processi di risanamento delle economie. Più di recente a questo si è aggiunto anche l’effetto della riforma fiscale negli Usa.
La congiuntura positiva tuttavia non è priva di rischi. Anzi, secondo Obstfeld quello di gran lunga maggiore è costituito dalla “negligenza”. Perché non si sa quando potrebbe prodursi la prossima crisi o iniziare la prossima recessione: “potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo e oggi le munizioni per contrastarla sono molto più limitate di quelle che c’erano un decennio fa, in particolare perché i debiti pubblici sono molto elevati”.
Per questo ora è il momento di ricostruire margini di manovra nelle politiche economiche, rafforzare le difese contro l’instabilità finanziaria e investire in riforme strutturali, su infrastrutture di produzione e sulle persone. Il capo economista del Fmi ha avvertito: “Non importa quanto sia seducente la tentazione di crogiolarsi al sole le politiche devono agire per consolidare la ripresa”.
fonte bankimpresanews.com
