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Perché la finanza internazionale torna a investire sulla Grecia

Perché la finanza internazionale torna a investire sulla Grecia

Dopo tre anni Atene colloca sul mercato un prestito obbligazionario e raccoglie 3 miliardi di euro. Segno che i mercati credono nella crescita del P

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Dopo tre anni Atene colloca sul mercato un prestito obbligazionario e raccoglie 3 miliardi di euro. Segno che i mercati credono nella crescita del Paese.

Tornare a chiedere credito ai mercati finanziari, dopo il tracollo del Paese, era per la Grecia un esame sulla propria credibilità internazionale. Esame superato, visto che la prima emissione di obbligazioni da parte di Atene dal 2014 ha centrato l’obiettivo di raccolta: 3 miliardi di euro. Queste risorse serviranno per finanziare le spese dello Stato in vista della conclusione del terzo programma di aiuti internazionali, che si concluderà nell’agosto del 2018. La Grecia, quindi, si deve al\lenare per riuscire a reggere sulle proprie spalle il peso del rilancio economico e sociale del Paese dopo la crisi iniziata nel 2009.

Atene ha collocato sul mercato un bond a cinque anni, con un obiettivo raggiunto di 3 miliardi di euro. La Grecia si è fatta prestare dei soldi dai mercati finanziari e si è impegnata a rimborsare la somma nel 2022 agli investitori, con l’aggiunta di un interesse maturato. I mercati, quindi, hanno dimostrato di credere nella strategia politica del Paese e di essere disponibili a prestare del denaro, tanto che la domanda è stata doppia rispetto al valore della raccolta: 6,5 miliardi.

Il rendimento finale è del 4,62% ed è inferiore alla previsione iniziale del 4,8%. Anche questa è una buona notizia per la Grecia, perché dovrà meno interessi alla scadenza dell’obbligazione. Non solo: circa la metà dei titoli è stata sottoscritta da investitori che avevano acquistato l’ultimo bond del 2014 e hanno accettato lo scambio con questa nuova emissione, ritardando il rientro del capitale prestato.

 

 

 

 

wired.it

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