La Banca Popolare di Sondrio diventerà una società per azioni entro la fine del 2021. Una decisione dettata dalla sentenza del Consiglio di Stato, res
UnipolSai
Buona la risposta del mercato alla notizia. Nella prima giornata di giugno il titolo della Banca Popolare di Sondrio, ad oggi unica banca cooperativa che supera gli otto miliardi, è stato tra i migliori di Piazza Affari, raggiungendo quota 4,16 euro per azione (era 2,21 euro lo scorso gennaio).
Contestualmente è arrivata una nuova comunicazione da parte di UnipolSai, dopo il blitz della scorsa settimana. «Per effetto di ulteriori acquisti effettuati sul mercato successivamente alla conclusione della procedura di reverse accelerated book-building (RABB) dello scorso 26 maggio, la partecipazione detenuta direttamente in Banca Popolare di Sondrio S.C.P.A. ammonta a n. 40.850.000 azioni ordinarie, pari a circa il 9,01% del capitale sociale della stessa». Un’ulteriore crescita vista dagli esperti come preparatoria ad una possibile fusione con BPER Banca, già conosciuta in passato come Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, controllata al 19% proprio dalla UnipolSai di Carlo Cimbri.
Silvio Berlusconi
È sempre di questi giorni la notizia, riportata da Mario Gerevini del Corriere della Sera, dell’incredibile plusvalenza ottenuta grazie alle quote detenute della Banca Popolare di Sondrio da parte di Silvio Berlusconi. Secondo le ricostruzioni del quotidiano milanese il cavaliere avrebbe guadagnato (personalemente, non attraverso holding controllate) 2,4 milioni di euro in un anno, «esattamente 896 mila titoli e hanno fatto un balzo dell’80% da gennaio 2021 ma sui dodici mesi sono arrivate a segnare uno spettacolare +180%».
Fonti: Sondriotoday.it