Si tratta della più grande acquisizione nella storia di Brembo con un esborso di 405 milioni di dollari (370 milioni di euro), un prezzo un po’ elevat
Si tratta della più grande acquisizione nella storia di Brembo con un esborso di 405 milioni di dollari (370 milioni di euro), un prezzo un po’ elevato, secondo gli analisti. Il presidente Tiraboschi: Öhlins Racing è un brand con una reputazione senza pari sia in pista sia su strada. Titolo in rialzo in borsa.
Maxi acquisizione per Brembo dopo l’uscita da Pirelli. Il gruppo bergamasco, che produce sistemi frenanti, ha siglato un accordo con Tenneco, società nel portafoglio di fondi gestiti da Apollo Global Management, per l’acquisizione del 100% del capitale di Öhlins Racing, leader svedese nella produzione di sospensioni premium ad alte prestazioni per moto e auto nei segmenti del primo equipaggiamento, del motorsport e dell’aftermarket. Si prevede che chiuderà il 2024 con un fatturato pari a circa 144 milioni di dollari e un margine ebitda rettificato compreso tra il 21% e 22% (30-32 milioni di dollari). «Ohlins rappresenta il 3% del fatturato stimato per Brembo per il 2024 e il 4% dell’ebitda adjusted», calcola Equita. In più, «gode di margini migliori rispetto alla media del gruppo, circa il 17%».
La più grande acquisizione nella storia di Brembo a un multiplo caro
Si tratta della più grande acquisizione nella storia di Brembo, e per una volta è una società italiana a giocare in attacco all’estero, con un esborso di 405 milioni di dollari (370 milioni di euro al tasso di cambio attuale) in assenza di cassa o debito finanziario. Il multiplo pagato è di circa 13 volte l’ev/ebitda rispetto a Brembo che tratta a circa 5,5 volte, quindi il multiplo pagato «è un po’ caro», secondo Equita, «ma è un’operazione positiva in quanto è accrescitiva a livello di utile per azione, stimiamo circa mid single digit, poiché è finanziato principalmente con liquidità derivante dalla vendita di azioni Pirelli; il brand è riconosciuto in tutto il mondo con una forte tradizione nel mondo racing. Si tratta di un passo avanti per diventare un solution provider, anche se per componenti diversi da quelli che avremmo immaginato».
Per Banca Akros l’acquisizione di tipo «bolt-on» è avvenuta a un multiplo ev/ebitda 2024 di 13,4/12,8 volte contro una media di 13,1 volte, mentre Brembo scambia a 5,5 volte ed «è controdiluitiva dal punto di vista del margine ebitda poiché Brembo ha un margine ebitda del 18% circa». Anche per Intermonte il multiplo pagato di 13 volte l’ev/ebitda è elevato, se lo si paragona con le valutazioni del settore di riferimento, pari a circa 3,7 volte. «Assumendo un costo del debito del 4%, stimiamo che l’acquisizione pre-sinergie abbia un effetto controdiluitivo di circa l’1%», calcola la sim.
Da chiarire le sinergie, comunque, l’esborso è gestibile per Brembo. L’operazione sarà, infatti, pagata utilizzando la liquidità disponibile: a fine giugno la cassa lorda era pari a 375 milioni di euro e lo scorso 2 ottobre la società ha ceduto l’intera quota detenuta in Pirelli (55,8 milioni di azioni pari al 5,58% del capitale per un incasso totale di 282,9 milioni). Dopo l’ok delle autorità antitrust, avverrà il closing, atteso all’inizio del 2025.
«Öhlins è perfetta per Brembo. È un brand riconosciuto in tutto il mondo, con un business solido e una reputazione senza pari, sia in pista che su strada», ha sottolineato il presidente esecutivo di Brembo, Matteo Tiraboschi, secondo il quale l’ingresso di Öhlins nel gruppo «è una grande opportunità per espandere la nostra offerta per il mercato automotive. Con quest’acquisizione, facciamo un ulteriore passo avanti nella nostra strategia per fornire soluzioni intelligenti e integrate ai clienti, sfruttando le sinergie tra le principali tecnologie per il corner del veicolo», ha aggiunto.
Chi è Öhlins Racing
Fondata nel 1976, Öhlins Racing ha sede a Upplands Väsby in Svezia e ha una forte presenza internazionale. Impiega 500 persone in due stabilimenti produttivi in Svezia e Thailandia, due centri di ricerca e sviluppo in Svezia e Thailandia e quattro sedi commerciali e di testing negli Stati Uniti, in Germania, Thailandia e Svezia. La tecnologia delle sospensioni Öhlins è rinomata per precisione, prestazioni e innovazione. Grazie a decenni di esperienza e ingegneria avanzata, l’azienda offre un’ampia gamma di prodotti, tra cui ammortizzatori, forcelle, software e algoritmi e accessori per i segmenti di primo equipaggiamento e aftermarket. Inoltre, ha una forte tradizione nel mondo racing, con un’ampia presenza nei principali campionati motorsport, fornendo, tra gli altri, team in MotoGP, Formula 1, World Superbike, Nascar.
«Siamo certi che Brembo sia il partner giusto per far crescere Öhlins», ha dichiarato Jim Voss, ad di Tenneco. «Quest’operazione dà ad Öhlins e alle sue persone l’opportunità di raggiungere nuovi traguardi e successi sotto la leadership di Brembo. Inoltre, supporta la nostra strategia di semplificazione del portafoglio di Tenneco e rafforza la nostra solidità finanziaria, mentre continuiamo a lavorare per la nostra visione a lungo termine». Unendo le forze con Brembo, «siamo entusiasti di aprirci a nuove opportunità di crescita. Grazie ai nostri rispettivi punti di forza, porteremo innovazione e sempre più valore sia ai clienti sia alle nostre persone», ha aggiunto Tom Wittenschlaeger, ad di Öhlins.
Il business delle due ruote vale il 13% dei ricavi totali di Brembo
Quest’acquisizione si aggiunge agli importanti investimenti realizzati da Brembo nei settori della moto e del racing. Nel 2021 il gruppo ha acquisito SBS Friction in Danimarca e J.Juan in Spagna, completando l’offerta di soluzioni per i sistemi frenanti dedicate alle due ruote. A febbraio del 2024, ha annunciato l’ingresso in Thailandia con un nuovo sito produttivo dedicato ai sistemi frenanti per i produttori di moto. Inoltre, la società controlla Marchesini che realizza ruote in lega leggera per motocicli da competizione e uso stradale. Il business delle due ruote vale ad oggi il 13% dei ricavi totali di Brembo che non si fermerà qui con le acquisizioni visto che, secondo i calcoli degli analisti, ha una potenza di fuoco da più di un 1 miliardo di euro.
«Il razionale dell’operazione è coerente con l’obiettivo strategico di Brembo, ovvero fornire soluzioni più complete e integrate ai propri clienti», afferma Intermonte, rammentando che la società non ha una presenza nel mondo delle sospensioni, per cui le sinergie sembrano essere principalmente di tipo commerciale, ipotesi suffragata dalla volontà di espandere l’offerta di Öhlins nel mondo automotive. Dunque, «il potenziale per la realizzazione di sinergie esiste, ma i contorni non sono chiari, anche alla luce del fatto che Öhlins è un brand affermato».
Il titolo Brembo in borsa
A Piazza Affari, in scia alla notizia, il titolo Brembo sale del 3,54% a 10,068 euro. Banca Akros ha confermato il rating accumulate e il target price a 12,70 euro, Equita buy (target price a 15,80 euro), più cauta Intermonte: giudizio neutral e prezzo obiettivo a 10,60 euro. In un anno ha perso il 14,8% del suo valore. Comunque, viaggia sopra i livelli al tempo del primo blitz nel capitale di Pirelli. Equita (buy e target price a 15,80 euro) ha salutato positivamente il dietrofront di Brembo sulla Bicocca perché «rimuove il rischio percepito dal mercato relativo alla fusione con Pirelli». Anche grazie al nuovo m&a nell’ottica di integrare nuove componenti tech per difendere il vantaggio competitivo di Brembo Sensify, le azioni potrebbero ora scrollarsi definitivamente di dosso i livelli pre-pandemia.
Gli advisor
BofA Securities ha agito come consulente finanziario per Brembo, Simpson Thacher & Bartlett e BonelliErede come consulenti legali. Invece, Jefferies ha agito come principale consulente finanziario per Tenneco, Barclays come consulente finanziario e Sidley Austin come consulente legale.
di Francesca Gerosa
Fonte: MilanoFinanza