HomeAgriculture, Automotive, Texiles, Fashion & Other

Stanotte si torna all’ora solare. Sarà l’ultima volta?

Tra stanotte 30 ottobre e domani 31 ottobre 2021 scatta il passaggio dall’ora legale all’ora solare. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Stanotte si torna all’ora solare. Sarà l’ultima volta?

Torna l’ora solare. Tra stanotte 30 ottobre e domani 31 ottobre si passerà dall’ora legale all’ora solare, con le lancette che torneranno indietro di 

Riciclo Carta: Italia seconda in Europa secondo il Rapporto Unirima. Preoccupa il crollo dei prezzi
L’ Italia dei vinti
Più sostenibilità e tecnologia per l’immobiliare

Torna l’ora solare. Tra stanotte 30 ottobre e domani 31 ottobre si passerà dall’ora legale all’ora solare, con le lancette che torneranno indietro di 60 minuti. Il passaggio avverrà alle 3 di notte, quando bisognerà riportare le lancette alle 2. Questo vuol dire un’ora in più di sonno, proprio in occasione del ponte di Ognissanti. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cambio dell’ora.

Quando cambierà l’ora: stanotte 30-31 ottobre 2021

Il cambiamento di orario avverrà tra stanotte 30 ottobre e domani 31 ottobre. Bisognerà spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora: dalle 3 alle 2 di notte. Si entrerà così nell’ora solare che resterà poi in vigore fino all’ultima settimana di marzo 2022: l’ora legale tornerà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022.

Cambia l’ora, cosa bisogna fare

Quasi tutti i dispositivi elettronici, se collegati a internet, si aggiornano in automatico cambiando l’orario e adeguandosi al nuovo. Per smartphone e computer non dovremo quindi compiere alcuna operazione. Non vale lo stesso discorso per gli orologi analogici: in quel caso dovremo concretamente spostare le lancette indietro di un’ora. Così come avviene spesso per gli orologi delle automobili.

L’ora solare e l’ora legale

Da domani 31 ottobre torneremo quindi all’ora solare, quella che viene considerata abituale sulla base di quanto previsto per il nostro fuso orario. L’ora legale viene invece sfruttata in primavera e in estate per prolungare la durata delle giornate e della luce. L’ora legale fu proposta per la prima volta a fine Ottocento e adottata nel Regno Unito a partire dal 1916: l’esempio britannico è stato poi seguito anche da tanti altri Paesi.

Diremo davvero addio all’ora legale?

Da tempo l’Unione europea chiede l’eliminazione del cambio dell’ora due volte all’anno. Nel 2018, la maggior parte dei cittadini europei, attraverso una consultazione pubblica online, si è detta contraria all’ora legale.
Bruxelles aveva anche proposto il mantenimento dell’ora legale per tutti i paesi membri, ma la richiesta era stata bocciata. Il dibattito era slittato al 2020, poi finito in secondo piano per la pandemia.

Adesso il tema è tornato in auge. Lo stesso parlamento europeo di Strasburgo si è pronunciato a favore della sospensione del cambio dell’ora.

Per quanto riguarda il nostro paese, l’Italia si è espressa per il mantenimento dell’ora legale. Si calcola infatti, che nei sette mesi di ora legale, si risparmino complessivamente 400 milioni di kWh, pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie.

Contrari all’ora legale, diversi paesi del nord Europa: Finlandia, Lituania, Polonia e Svezia. Durante il periodo estivo, le giornate – già molto lunghe perché collocati geograficamente vicino al Polo Nord – si dilatano ancora di più. Accentuando un fenomeno impegnativo per l’organismo. Il dibattito continua.

Fonte: Money.it

Commenti