HomeAgriculture, Automotive, Texiles, Fashion & Other

Il metabolismo non rallenta con l’età: lo studio su Science. Fagnani: “È genetico. Sono le abitudini a cambiare”

Sono altri i fattori che influiscono sulla velocità del tasso metabolico. Per esempio lo stile di vita. Ecco i consigli del nutrizionista Fagnani per aumentare il metabolismo con l’avanzare dell’età

Il metabolismo non rallenta con l’età: lo studio su Science. Fagnani: “È genetico. Sono le abitudini a cambiare”

Chi ha sempre pensato di ingrassare, con l’avanzare dell’età, per via di un metabolismo più lento ha sempre avuto un timore inutile. È un pensiero

Produrre idrogeno direttamente dall’ acqua di mare
Very low-calorie and vegan diets improve glycemic control in type 2 diabetes
Covid, dichiarata la fine della pandemia dall’Oms. Tedros Ghrebreyesus: “20 milioni di morti e Covid 19 è ancora una minaccia”

Chi ha sempre pensato di ingrassare, con l’avanzare dell’età, per via di un metabolismo più lento ha sempre avuto un timore inutile. È un pensiero condiviso da molti, infatti, che il metabolismo rallenti con l’età, soprattutto dopo i 40 anni e in particolar modo nelle donne in menopausa. Ma oggi uno studio di Science ha smentito questo falso mito.

Gli esperti hanno analizzato i dati di quasi 6.500 persone di età diverse (dall’infanzia all’anzianità), e hanno dimostrato che il metabolismo, in condizioni di riposo, si mantiene stabile dai 20 ai 60 anni prima di registrare una diminuzione inferiore all′1 per cento nell’anno successivo. “Il metabolismo che si ha a 20 anni rimane lo stesso anche a 60 anni – spiega ad HuffPost Francesco Fagnani, nutrizionista sportivo ma anche dietista e maratoneta – perché è predeterminato geneticamente. Ci si nasce e ci si muore. Ciò che varia è lo stile di vita: aumentano gli impegni, lo studio, il lavoro, la famiglia, e pian piano questi impegni vanno a sostituire quell’oretta di allenamento due volte a settimana che è il minimo indispensabile”. Secondo i risultati dello studio non ci sarebbero differenze sostanziali nemmeno tra i tassi metabolici (cioè la velocità con cui il corpo brucia calorie per mantenerci in vita) degli uomini e quelli delle donne (comprese quelle in menopausa).

Non c’entra l’età, dunque. Secondo gli esperti sono altri i fattori che dovremmo tenere d’occhio. Per esempio, con l’avanzare dell’età può variare molto la capacità dell’organismo di metabolizzare il grasso e di massimizzare il consumo calorico tramite l’esercizio fisico. “Si chiama “sarcopenia” – spiega Fagnani – ed è la perdita progressiva di massa muscolare che può insorgere con l’avanzare dell’età. La massa muscolare è anche quella metabolicamente attiva, dunque se diminuisce il metabolismo stesso ne risente”. Ma anche la qualità del sonno gioca un ruolo fondamentale. “Un sonno disturbato o insufficiente influisce sull’aumento di peso e di conseguenza sul metabolismo. I soggetti che fanno lavori notturni, infatti, e hanno un sovvertimento dei ritmi circadiani e delle secrezioni ormonali, sono più soggetti a diabete e altre patologie cronico degenerative. Tutte cose che con l’aumento dell’età peggiorano”.

La buona notizia è che sono tutti fattori su cui si ha la possibilità di intervenire. Innanzitutto è fondamentale seguire una sana alimentazione, rispettando sempre il giusto rapporto tra carboidrati, proteine e grassi in ogni pasto. “La cosa importante è dilazionare questi macronutrienti lungo tutto l’arco della giornata. Non dobbiamo eccedere con nessuno di questi tre in un unico pasto, perché quell’eccesso non viene utilizzato dall’organismo e poi si è comunque carenti. Se per esempio mangiamo una fiorentina a cena, le proteine che assumiamo saranno in eccesso, e verranno scartate dal corpo”. A cena è meglio prediligere i carboidrati, un “pieno di benzina” che fa sì che il corpo sia pieno di riserve energetiche la mattina seguente per affrontare la giornata. Ovviamente avendo sempre cura di scegliere dei condimenti sani.

Infine, per quanto riguarda lo sport, con l’avanzare dell’età è consigliabile praticare esercizi di potenziamento per stimolare la massa magra, che come già detto è quella metabolicamente attiva. “Meno esercizio aerobico, che non deve comunque essere trascurato per il benessere cardiovascolare, ma è preferibile dare più importanza al potenziamento muscolare”.

Fonte: Huffpost

Commenti