Quando si parla di blockchain la prima cosa che viene in mente sono Bitcoin e criptovalute. Questo perché la blockchain è nata con le criptovalute e i
Quando si parla di blockchain la prima cosa che viene in mente sono Bitcoin e criptovalute. Questo perché la blockchain è nata con le criptovalute e in esse ha trovato la sua prima applicazione. Senza tralasciare il fatto che in moltissimi casi è la moneta virtuale che permette alla piattaforma blockchain di funzionare.
Tuttavia negli anni gli usi della blockchain sono andati ben oltre criptovalute e Bitcoin. Molti settori hanno scoperto l’utilità della blockchain e i vantaggi della sua tecnologia.
Dopo aver visto cos’è la blockchain, come funziona e perché è così importante, cerchiamo di capire ora a cosa serve la blockchain, dove e come viene usata oggi in diversi ambiti.
Dove si usa la blockchain
Oggi le aziende che utilizzano di più la blockchain sono in primis quelle del settore finanziario (dati: Osservatori Digital Innovation, Politecnico di Milano). Le criptovalute e la blockchain nascono come una dichiarazione di guerra al mondo finanziario e bancario tradizionale, e poi le banche hanno pensato di utilizzarla a proprio vantaggio. Come? Per transazioni più veloci e a basso costo; per rendere le comunicazioni e le interazioni più rapide, efficienti, verificabili e sicure, e i processi più snelli.
Come spiegato da Giacomo Vella, ricercatore fintech e blockchain presso Osservatori Digitali del PoliMI durante il WMF 2021, l’Italia è tra i primi dieci Paesi per numero di progetti blockchain implementati, sopra Francia e Germania. Nel 2020 il Covid ha rallentato la crescita e l’avvio di nuovi progetti, ma anche in Italia il settore finanziario è quello che sta crescendo maggiormente.
Di seguito abbiamo raccolto 5 principali applicazioni della blockchain.
Per il timestamp
Man mano che il mondo si muove sempre più verso la piena digitalizzazione, diventa prioritario trovare sistemi che garantiscano l’autenticità e l’immutabilità dei dati su documenti, transazioni e firme. Il timestamp basato su blockchain appare oggi come una soluzione a questo problema. Con l’aiuto della tecnologia blockchain abbiamo un registro pubblico immutabile, anonimo e decentralizzato in cui tutti i dati sono registrati crittograficamente.
Il timestamping basato su blockchain consente di certificare data di un documento o di un prodotto e il fatto che non sia stato modificato nel tempo. Diversi i settori e gli ambiti che possono usufruirne a loro vantaggio: governance, trading, pagamenti, assicurazioni, catena di approvvigionamento, Internet delle cose, voto alle elezioni, documenti come passaporti, certificati di nascita, carte d’identità e altre forme di identificazione oggetto di furto.
Smart contract
Creazione di token
I token sono una tipologia di asset digitali che possono essere scambiati su blockchain e possono rappresentare beni digitali, fisici o il diritto a utilizzare un servizio.
Non bisogna confondere i token con le criptovalute: lo scopo dei token non è infatti solo quello di creare monete digitali. Per questo c’è un’ulteriore distinzione tra fungible token, legati appunto alle criptovalute, e non-fungible token, legati a diverse tipologie di oggetti e beni virtuali.
Mercato degli NFT
La blockchain nell’ultimo anno e mezzo è tornata alla ribalta con il boom degli NFT (non-fungible token), oggi utilizzati prevalentemente per realizzare collectibles facilmente scambiabili. Anche se hanno visto una crescita esponenziale in termini di popolarità solo negli ultimi tempi, gli NFT non sono un fenomeno totalmente nuovo: nel 2017 i Cryptokitties hanno smosso il mercato, venduti per oltre 100mila euro.
DApp