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Primo elicottero di produzione Leonardo/Boeing MH-139A entra nella fase di assemblaggio finale

Primo elicottero di produzione Leonardo/Boeing MH-139A entra nella fase di assemblaggio finale

Fonte: Aviation-report.com Boeing ha annunciato che il primo elicottero di produzione Leonardo/Boeing MH-139A Grey Wolf per la US Air Force ha ragg

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Fonte: Aviation-report.com

Boeing ha annunciato che il primo elicottero di produzione Leonardo/Boeing MH-139A Grey Wolf per la US Air Force ha raggiunto la fase di assemblaggio finale nello stabilimento Leonardo Helicopters di Philadelphia. A marzo la US Air Force aveva autorizzato la produzione dei primi 13 velivoli MH-139A destinati all’uso operativo a seguito dell’aggiudicazione di un contratto da 285 milioni di dollari.

Insieme al partner Leonardo Helicopters, Boeing si avvicina di un passo alla consegna del primo elicottero nel 2024. Nell’agosto del 2022, la US Air Force aveva accettato i primi quattro elicotteri che vengono utilizzati per i test operativi iniziali e di sviluppo.

L’assemblaggio finale è l’ultima fase del processo di produzione prima che possano avvenire le consegne degli aeromobili. Nell’ambito del processo di assemblaggio finale, vengono installate le attrezzature militari introdotte dai certificati di tipo supplementari (STC) di Boeing necessarie per trasformare l’AW139 di Leonardo nel Boeing MH-139A per essere consegnato all’US Air Force.

Le capacità avanzate dell’elicottero MH-139A gli consentono di portare a termine le missioni in modo più rapido, silenzioso ed efficiente. Con un aumento del 50% della velocità e della portata e un aumento del peso lordo massimo di 5.000 libbre, l’elicottero può eseguire la missione di proteggere i siti dei missili balistici intercontinentali in tutto il paese.

Il team MH-139A è composto da Boeing, come appaltatore principale, e l’italiana Leonardo come produttore dell’elicottero. Leonardo produce l’elicottero nel suo stabilimento nel nord-est di Filadelfia, mentre Boeing è responsabile dell’approvvigionamento e dell’installazione delle attrezzature militari e del supporto post-consegna del velivolo.

Gian Piero Cutillo, MD Leonardo Helicopters, durante la cerimonia con Boeing tenutasi a Heli-Expo (Atlanta) lo scorso 8 marzo aveva dichiarato “Siamo orgogliosi del lavoro che è stato compiuto con questo programma e ora ci muoviamo verso la fase di produzione. Ringraziamo ancora Boeing per aver deciso di intraprendere con noi anni fa questo percorso ed ora è realtà. Per noi questo risultato è una ulteriore e chiara dimostrazione della validità, della solidità e delle prestazioni dell’AW139, non solo per quello che ha dimostrato nel mercato commerciale ma anche per clienti altamente sofisticati, una conferma della validità della nostra strategia nelle tecnologie dual-use“.

A partire dalla collaudata piattaforma AW139 e integrando ulteriori capacità militari nell’MH-139A Grey Wolf, il team Boeing-Leonardo sta fornendo all’US Air Force il prodotto più capace per la delicata missione di difesa delle basi con i missili balistici intercontinentali americani.

L’US Air Force aveva anche annunciato la sua selezione della Joint Base Andrews, ubicata nell’area di Washington e hub per il trasporto dei presidenti degli Stati Uniti e degli altri leader federali, come quarto luogo a ricevere il Grey Wolf, dopo la Malmstrom Air Force Base, la Minot Air Force Base e la FE Warren Air Force Base.

L’elicottero Leonardo/Boeing MH-139A Grey Wolf

L’MH-139 è stato acquistato principalmente per supportare la missione delle basi e postazioni dei missili balistici intercontinentali statunitensi e sostituiranno i circa 60 Huey, dell’era del conflitto del Vietnam che sono attualmente basati anche a Fairchild AFB, Washington; Eglin AFB, Florida; Kirtland AFB, Nuovo Messico e la Yokota, in Giappone. Erano entrati nella flotta dell’US Air Force nel 1970, quando sono arrivati ​​​​come elicotteri di ricerca e salvataggio e hanno assunto altri ruoli come il supporto ai missili nucleari.

Un contratto per l’elicottero italiano della Leonardo era stato assegnato a settembre 2018 a un team Boeing/Leonardo, con la messa in campo operativa iniziale prevista per l’esercizio 2023. L’aggiudicazione è per un contratto da 2,38 miliardi di dollari per la produzione di fino a 80 nuovi elicotteri per la manutenzione dei silos dei missili nucleari, tra le altre cose. Il Grey Wolf è una versione militarizzata dell’elicottero commerciale Leonardo AW139. Nell’esercizio 2022, l’USAF aveva richiesto 16,1 milioni di dollari in RDT&E, ma nessun contratto di appalto.

Gli elicotteri forniranno sicurezza e supporto alle basi ICBM della nazione che abbracciano gli stati di Wyoming, Montana, North Dakota, Colorado e Nebraska. Il nuovo elicottero colma oggi le lacune di capacità degli HH-1N Huey, che entrò in servizio nella US Air Force nel 1970, nelle aree di velocità, autonomia, resistenza, carico utile e sopravvivenza a supporto delle missioni ICBM dell’alto comando statunitense.

Altre capacità della missione includono la ricerca e il salvataggio di civili, il supporto per il trasporto aereo, le missioni della National Capital Region, nonché la scuola di sopravvivenza e il supporto ai test. Basato sull’elicottero civile italiano Leonardo AW139, l’MH-139A è il primo elicottero acquisito dalla US Air Force per un unico comando e in particolare il primo velivolo mai acquisito dall’AFGSC – Air Force Global Strike Command.

L’MH-139 dovrebbe essere in grado di raggiungere una velocità di crociera di 135 nodi e volare per almeno 3 ore con una autonomia minima di 225 miglia nautiche senza dover essere rifornito di carburante. Come l’HH-1N Huey prima di esso, il Grey Wolf sarà in grado di trasportare nove soldati a pieno carico, sebbene ad un certo punto l’USAF avesse considerato, per il sostituto dello Huey, un elicottero in grado di trasportare un un numero maggiore di soldati.

Secondo la US Air Force l’AW139 è valutato per una velocità di crociera di 130-140 nodi con una velocità massima di 167, rispetto ai 90-100 nodi per dell’anziano Huey. Un’autonomia di circa 778 miglia contro poco più di 300 miglia per lo Huey. Queste caratteristiche avranno un ruolo importante nel modo in cui l’MH-139 potrà proteggere i convogli e rispondere alle esigenze della US Air Force nella specifica missione ICBM. L’MH-139 è inoltre dotato di un autopilota migliorato a quattro assi, un sistema di telecamere a infrarossi, è blindato e ha contromisure a bordo, tutto insieme a una mitragliatrice brandeggiabile. 

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