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Il SCO: origini, evoluzione e ruolo attuale

Il SCO: origini, evoluzione e ruolo attuale

La Shanghai Cooperation Organisation (SCO) è un’organizzazione intergovernativa creata nel 2001, evolutasi da un’iniziativa regionale iniziale (lo “Sh

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La Shanghai Cooperation Organisation (SCO) è un’organizzazione intergovernativa creata nel 2001, evolutasi da un’iniziativa regionale iniziale (lo “Shanghai Five” nel 1996) tra Cina, Russia e le repubbliche dell’Asia Centrale.
L’obiettivo originario era la cooperazione in ambito di sicurezza regionale — lotta al terrorismo, al separatismo, all’estremismo — ma nel corso degli anni la SCO ha ampliato anche la cooperazione economica, infrastrutturale, culturale e tecnologica.

Oggi la struttura include 10 membri (tra cui Cina, Russia, India, Pakistan, Iran, Bielorussia) con Stati osservatori e partner di dialogo.
La SCO è spesso vista come un pilastro della “multipolarità”, un contrappeso alle strutture dominate dall’Occidente in temi di sicurezza, finanza e governance globale.

 

Il Summit di Tianjin 2025: dati essenziali

La 25ª riunione del Consiglio dei Capi di Stato della SCO si è svolta il 31 agosto – 1 settembre 2025 a Tianjin, Cina, presso il Meijiang Convention & Exhibition Center.

Il presidente cinese Xi Jinping ha presieduto la sessione, dato che la Cina deteneva la presidenza di turno per il periodo 2024-2025.

Tra i principali documenti approvati: la Dichiarazione di Tianjin, la Strategia di sviluppo SCO fino al 2035, varie dichiarazioni tematiche, accordi su centri anti-droga e contro le sfide comuni, e l’assegnazione del ruolo di “Capitale turistica e culturale SCO 2025–2026” alla città di Cholpon-Ata in Kirghizistan.

A fine summit, la presidenza della SCO passerà alla Kirghizstan per il periodo 2025-2026.

 

 

Temi, iniziative e rilevanza geopolitica

Visione economica: la banca SCO, obbligazioni congiunte e pagamenti interni

Uno dei punti più discussi è stato il progetto di creare una banca dello sviluppo SCO, destinata a finanziare infrastrutture, progetti regionali e attività congiunte tra Stati membri.
Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto anche l’emissione di obbligazioni congiunte SCO e un sistema di pagamento/settlement interno per ridurre la dipendenza dalle valute occidentali (es. dollaro, euro).
La Cina ha annunciato 2 miliardi di yuan in aiuti e 10 miliardi di yuan in prestiti per i membri SCO, come parte del tentativo di promuovere un ordine finanziario alternativo.

Governance globale e iniziativa “Global Governance Initiative”

Durante il summit, Xi Jinping ha lanciato la Global Governance Initiative (GGI), presentata come un passo verso un quadro multilaterale alternativo guidato dai paesi del Sud globale.
Il suo discorso ha ribadito il rifiuto della “mentalità da Guerra Fredda”, del confronto a blocchi e del comportamento da “prepotenza” internazionale.

Sicurezza, terrorismo e cooperazione

La lotta al terrorismo rimane uno dei cardini della SCO, con l’approvazione di accordi e la discussione sulla coordinazione fra Stati membri in ambito di difesa, intelligence e lotta al narcotraffico.

Tecnologia, AI e cooperazione culturale

Tra i temi emergenti, i membri SCO hanno manifestato interesse a intensificare la cooperazione nel campo dell’intelligenza artificiale, con impegni affinché l’accesso e lo sviluppo tecnologico siano equi per tutti i paesi membri.
Eventi preparatori al summit hanno spaziato dalla Dialogo delle civiltà, al Forum dell’economia digitale SCO, ai festival nazionali televisivi, fino a iniziative culturali e scambi giovanili.

 

Sfide, limiti e prospettive

Complessità d’interessi divergenti

Nonostante lo spazio ampliato di cooperazione, gli Stati membri della SCO hanno visioni spesso divergenti: India tende a mantenere autonomia significativa rispetto a Cina e Russia; paesi dell’Asia Centrale guardano sia a Mosca che a Pechino, ma mantengono relazioni anche con l’Occidente.
Alcune proposte finanziarie ambiziose — come la banca SCO o le obbligazioni congiunte — dovranno superare resistenze interne, scetticismi e questioni legate alla governance.

Reazione occidentale e competizione geopolitica

Il summit è stato visto da diversi osservatori come un tentativo della Cina e della Russia di realizzare alternative alle strutture dominanti occidentali (FMI, Banca Mondiale, sistema finanziario occidentale).
Tuttavia, la SCO soffre di un problema endemico: la mancanza, finora, di strumenti vincolanti e di capacità operativa comune forte. Ciò la rende più simile a un forum di coordinamento che a un blocco integrato.

 

Conclusione: il Summit 2025 come simbolo di trasformazione

Il summit di Tianjin 2025 si è imposto come una delle edizioni più ambiziose nella storia della SCO: non solo nella partecipazione — con decine di delegazioni internazionali — ma soprattutto nelle iniziative lanciate e nei messaggi strategici diffusi.
L’adozione della “Global Governance Initiative”, l’impegno verso nuovi meccanismi finanziari e l’accento su cooperazione tecnologica mostrano che la SCO mira oggi non solo alla stabilità regionale, ma anche a esercitare un peso crescente nell’assetto globale.
Ma la trasformazione non è né rapida né lineare. Le sfide sono molte: la coesione interna, le resistenze ai progetti più innovativi, la reazione di attori esterni. Tuttavia, il summit 2025 conferma che l’Organizzazione non è più un progetto marginale: è un attore in ascesa e con ambizioni di leadership alternativa nel mondo multipolare che sta emergendo.

Autore: Lelio Antonio Deganutti

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