Secondo l'indagine sui prestiti bancari condotta dalla Banca centrale europea (BCE), nel secondo trimestre dell'anno le banche dell'Eurozona hanno aum
Secondo l’indagine sui prestiti bancari condotta dalla Banca centrale europea (BCE), nel secondo trimestre dell’anno le banche dell’Eurozona hanno aumentato le restrizioni sui prestiti per l’acquisto di abitazioni, allentando al contempo leggermente le condizioni per i prestiti alle imprese.
Nel caso dei prestiti ipotecari, nel secondo trimestre le banche non hanno segnalato un leggero inasprimento netto degli standard di prestito (2%), dopo l’alentamento osservato nel primo trimestre (-7%), che è stato “il più ampio dalla fine del ciclo dei prestiti ipotecari nel terzo trimestre del 2023”, sebbene inferiore alle dimensioni delle banche (7%).
Nei quattro maggiori paesi dell’eurozona, le banche tedesche hanno segnalato un netto inasprimento delle politiche monetarie, mentre in Spagna, Francia e Italia gli standard di prestito sono rimasti invariati.
Le banche dell’Eurozona hanno attribuito l’aumento delle restrizioni alla maggiore percezione del rischio e alla minore tolleranza al rischio, date le preoccupazioni sulla situazione economica generale e sull’affidabilità creditizia dei mutuatari, mentre l’impatto legato all’allentamento della concorrenza, sperimentato dalla fine del 2023, è rimasto stagnante.
Nel terzo trimestre del 2025, le banche prevedono di allentare gli standard di prestito per i mutui ipotecari (-3%), anche se questo allentamento sarà trainato dalle banche francesi, poiché le banche tedesche prevedono di inasprire nuovamente gli standard di prestito, mentre le banche spagnole e italiane prevedono di lasciarli invariati.
Per quanto riguarda la domanda di mutui, l’indagine della BCE registra un ulteriore sostanziale aumento netto (37%), con incrementi in Germania (52%), Spagna (40%), Francia (25%) e Italia (9%).
Sebbene l’incremento netto della domanda di mutui sia stato leggermente inferiore rispetto al trimestre precedente (41%), si tratta del quinto trimestre consecutivo di forte crescita netta e della seconda lettura trimestrale che supera le aspettative delle banche (20%), soprattutto in Germania e Spagna.
“Il calo dei tassi di interesse, il miglioramento delle prospettive del mercato immobiliare e, in misura minore, la fiducia dei consumatori sono stati i principali fattori trainanti del continuo aumento della domanda di mutui immobiliari”, afferma lo studio.
Per il terzo trimestre del 2025, le banche prevedono che la domanda di mutui per la casa continuerà a crescere, seppur a un ritmo più moderato (21%), con miglioramenti da parte delle banche tedesche, francesi e italiane, mentre le banche spagnole prevedono che rimarrà invariata.
Fonte: idealista.it