Le restrizioni potrebbero causare ritardi nella fornitura di chip di memoria Dram, ampiamente utilizzati nei data center, ha annunciato ieri Micron, aggiungendo che le severe restrizioni, entrate in vigore all’inizio di questo mese, hanno portato inevitabilmente ad avere meno personale nel suo sito di produzione.Allo stesso modo Samsung Electronics ha detto che temporaneamente regolerà le attività nei suoi impianti di produzione di Xian per i chip di memoria flash Nand, utilizzati per l’archiviazione dei dati nei data center, smartphone e altri gadget tecnologici. I chip prodotti nell’impianto di Samsung a Xian sono destinati principalmente in Cina, con spedizioni limitate verso l’estero. E le maggiori richieste per questo tipo di chip prodotti nell’impianto provengono da società di server cinesi.

I funzionari cinesi hanno imposto severe restrizioni sui viaggi all’interno e in uscita da Xian dal 23 dicembre per contenere i focolai. Quello a Xian è il più grande mai visto in una città cinese quest’anno. “Stiamo sfruttando la nostra catena di approvvigionamento globale, compresi i nostri partner subappaltatori, per aiutare a servire i nostri clienti per questi prodotti Dram”, ha precisato Micron, prevedendo che questi sforzi “ci permetteranno di soddisfare la maggior parte della domanda dei nostri clienti, tuttavia ci possono essere alcuni ritardi nel breve termine mentre attiviamo la nostra rete”.

Micron si è subito attivata per ridurre al minimo il rischio di trasmissione del virus, ha impiegato misure tra cui il distanziamento fisico e test in loco e sta incoraggiando la vaccinazione. Samsung ha due linee di produzione a Xian che fanno prodotti Nand flash avanzati, che rappresentano il 42,5% della sua capacità totale di produzione di memoria Nand flash e il 15,3% della capacità di produzione globale, secondo TrendForce. Già a fine ottobre Samsung aveva avvisato che nel trimestre luglio-settembre il livello di scorte di chip Nand era basso e che intendeva normalizzare i livelli durante quel trimestre. I dati di ottobre-dicembre dovrebbero essere pubblicati a gennaio.

In Europa la tedesca Infineon ha diversi siti in Cina di cui il quartier generale è a Shangai e la fab principale a Wuxi. L’azienda ha anche un sito a Xian ma per funzioni R&D e quindi il lockdown in tale regione non dovrebbe avere impatti produttivi, ha sottolineato oggi Equita Sim. Ciononostante, “il Chief marketing officer Gessel ha evidenziato in un’intervista nel Handelsblatt che crede che i colli di bottiglia nella supply dovrebbero persistere fino a fine 2022, indicazioni coerenti con le nostre stime”, ha detto Equita che sul titolo Infineon mantiene un rating buy e un target price a 46 euro. Al momento l’azione alla Borsa di Francoforte segna un rialzo dello 0,63% a 40,64 euro, mentre a Milano la rivale STM sale dello 0,47% a 44 euro.

Fonte: Milano Finanza