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Un drone postino sui cieli di Torino

Per la prima volta in Italia un drone cargo ad alta capacità è stato impiegato per la sperimentazione di consegne logistiche del secondo miglio, in un progetto di Poste Italiane, Leonardo e FlyingBasket

Un drone postino sui cieli di Torino

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Sopra la città di Torino vola un drone per le consegne. Nulla a che vedere con gli amanti di Marc Chagall che rifiutano la gravità, qui si parla di pacchi postali. Tra lunedì 13 dicembre e mercoledì 15 scorso Poste ItalianeLeonardo FlyingBasket hanno concluso il ciclo di prove ribattezzato Sumeri Moderni (poiché pare che sia stata proprio la prima civiltà urbana della Mesopotamia a dar vita logistica grazie alla ruota e la vela).

In pratica la startup bolzanina FlyingBasket ha fornito due droni cargo FB3 Vtol (Vertical Take-Off and Landing) a propulsione elettrica, con capacità di carico fino a 100 chili e peso massimo al decollo di 170 chili, per testare per la prima volta in Italia consegne di merce pesante con volo Blos, ovvero oltre la linea di vista del pilota, su centri abitati. E quindi anche “validare le capacità di carico e scarico negli hub dell’operatore logistico e valutare, in parallelo, gli impatti tecnologici, procedurali e di public acceptance“. Leonardo ha messo in gioco la sua piattaforma di gestione, controllo e sicurezza. Poste Italiane ha ospitato i test e sviluppato la cornice di impiego. L’Enac (Ente nazionale aviazione civile) ha concesso l’autorizzazione operativa.

La logistica del secondo miglio

Se ne parla poco ma uno dei temi più critici nella logistica è quello che riguarda il cosiddetto middle mile (o secondo miglio), ovvero quel territorio che normalmente è gestito dai canali che intercorrono fra i centri di distribuzione. L’esplosione dell’ecommerce ha costretto gli operatori a trovare una risposta efficace alle rinnovate esigenze di efficienza e sostenibilità. Poter movimentare centinaia di chili con modalità di controllo del velivolo oltre la linea di vista del pilota, automatiche e simultanee, fino a sorvolare aree densamente popolate è parsa una risposta plausibile.

Leonardo ha quindi avviato il progetto Sumeri in collaborazione con FlyingBasket nel 2018 per favorire lo sviluppo dell’Advanced Air Mobility. Per altro sposando totalmente il recente Piano strategico nazionale italiano di Enac.

Nel febbraio scorso, sempre a Torino, con il progetto Sumeri: Si salpa! è stata sperimentato il primo trasporto in volo di merci pesanti in contesto urbano, ma con volo a vista in una zona controllata di pochi chilometri quadrati. Adesso nel rispetto dei più alti standard di sicurezza, presso le aree contigue al centro di smistamento di Poste Italiane di Torino, sono stati trasportati carichi pesanti (26 chili) su zone con diversi livelli di densità antropica. Per altro usando due modelli FB3 Vtol da 2,5 x 2,5 metri: uno con vano esterno sganciabile e l’altro con compartimento interno.

Si potrebbe affermare che è stato alzato il livello di sfida rispetto alle prime fasi di inizio 2021 poiché a questo giro si voleva valutare l’efficienza di impiego mettendo in gioco non solo grandi hub logistici ma anche centri di smistamento secondari magari privi di infrastruttura dedicata per l’atterraggio. E infatti è stato usato anche un sistema per il rilascio del carico mediante cavo; il drone invece di appoggiarsi a terra rimane in volo, appoggia il carico a terra e lo sgancia.

LEONARDO

Storia di impresa

FlyingBasket è nata a Bolzano nel 2015 su iniziativa dei fratelli Moritz e Matthias Moroder. Ai tempi la sfida era di sfruttare i droni per consegnare alimentari ai rifugi delle Dolomiti. Adesso collaborano con le aziende di telecomunicazioni ed energetiche. Grazie ai droni cargo trasportano i componenti delle reti mobili posizionate sui tetti degli edifici oppure nelle zone più impervie, mentre per Enel, per fare un esempio, fanno da trasportatori per il materiale da costruzione delle linee elettriche di media tensione. Magari poche centinaia di metri che normalmente richiederebbero gru o elicotteri.

Regole da scrivere

Sumeri Moderni è un progetto di avanguardia, poiché si stanno testando anche gli obblighi regolamentari futuri. Nello specifico è un banco di prova per i servizi di D-flight, lo spinoff del gruppo Enav, la società italiana responsabile della gestione e controllo del traffico aereo civile in Italia, che collabora con Leonardo e Telespazio. A Torino si è consumato un esempio di come potrà essere gestito il traffico aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto (Apr) e probabilmente di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella categoria unmanned aerial vehicles (Uav). L’implementazione della normativa comunitaria è comunque prevista per il 2023.

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