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Sale la fiducia dei consumatori italiani

Sale la fiducia dei consumatori italiani

Dalla Global Consumer Confidence Survey di Nielsen realizzata su un campione di 30.000 individui in 63 Paesi (Asia-Pacifico, Europa, America Latina, M

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Dalla Global Consumer Confidence Survey di Nielsen realizzata su un campione di 30.000 individui in 63 Paesi (Asia-Pacifico, Europa, America Latina, Medio Oriente-Africa e Nord America), tra i quali l’Italia, emerge che la fiducia dei consumatori, uno dei principali indicatori predittivi della crescita economica futura, sta aumentando velocemente in Italia, ai vertici della graduatoria continentale.

L’indice di fiducia Nielsen dei consumatori italiani si attesta a quota 65 punti, 7 in più rispetto al trimestre precedente e 8 in più se raffrontato allo stesso periodo del 2016: è la migliore performance in Europa, e una delle più significative a livello globale.

In un comunicato l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia ha dichiarato che “Diversi indicatori in Europa e a livello globale consolidano la convinzione di essere usciti dalla stagnazione economica degli ultimi anni, convinzione che ha favorito la crescita dell’indice di fiducia rilevato da Nielsen nell’ultimo trimestre. Le stime al rialzo del PIL e il clima di fiducia del Paese viaggiano di pari passo. Risultati positivi sui quali possiamo costruire per recuperare il terreno perso nel lungo periodo di crisi e per sostenere ancora di più la crescita di fiducia dei consumatori. La sfida per le aziende è continuare a sostenere la crescita della domanda, personalizzando sempre di più l’offerta e rispondendo ai bisogni dei consumatori attraverso la leva della multicanalità, ma anche con azioni di responsabilizzazione sociale e ambientale”.

È in diminuzione rispetto a un anno fa (-4 p.p.) anche chi considera ancora l’Italia nel tunnel della recessione. La quota rimane comunque elevata (80% della popolazione).

Molti italiani, però, hanno abbandonato l’ottica di risparmio adottata nel periodo della crisi: solo il 51% degli intervistati dichiara di tentare di contenere le spese (-10 p.p. rispetto allo stesso periodo del 2016).

Il 27% del campione esprime un giudizio positivo sulla propria condizione economica da qui ai prossimi 12 mesi (+8 p.p. rispetto al terzo trimestre 2016) e, contestualmente, il 17% prospetta un miglioramento del mercato del lavoro, ben 6 p.p. al di sopra del valore registrato l’anno precedente. Diminuisce, allo stesso tempo, la quota di quanti faticano ad arrivare con i propri stipendi a fine mese e di quanti dichiarano di non avere disponibilità finanziarie dopo le spese essenziali (16% vs. 22% del secondo trimestre 2017). Il dato è in diminuzione anche su base tendenziale (-8 p.p.).

Aumentano le disponibilità di spesa, come emerge dall’andamento congiunturale a valore della GDO (+4% nel secondo trimestre 2017, Nielsen Growth Reporter). Al top delle preferenze d’acquisto degli italiani ci sono l’abbigliamento (46%, +16p.p. rispetto all’anno precedente) e i viaggi (38%), seguiti dal divertimento fuori casa e dai nuovi prodotti tecnologici, rispettivamente al 33% e 23%.

Infine la Global Survey analizza le principali preoccupazioni della popolazione italiana. Per il 19% l’apprensione maggiore è per il posto di lavoro, seguita dal timore di attentati terroristici (al 13%). La principale differenza con gli altri Paesi europei è relativa alla questione del terrorismo, sentita dal 20% degli intervistati in Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

 

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